Coronavirus, le Sardine regalano mascherine ai senza tetto

Durante l’emergenza Coronavirus, le Sardine hanno acquistato mascherine da distribuire ai senza tetto delle Regioni più colpite. E hanno dato un sostegno economico alla Protezione Civile

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Il futuro delle Sardine è sempre più incerto. il loro primo grande congresso nazionale si sarebbe dovuto tenere a Scampia il 14 e 15 marzo. Ma, ovviamente, è stato annullato a causa del Coronavirus. E l’emergenza legata al Covid 19 sembra aver oscurato un po’ il movimento. Niente flashmob né manifestazioni di piazza. Molto più rare anche le ospitate televisive dei rappresentanti più conosciuti come Mattia Santori o Jasmine Cristallo. Solo qualche apparizione spot come quella di qualche giorno fa a Otto e Mezzo di Mattia Santori, quando il leader delle Sardine ha proposto di introdurre una tassa sul patrimonio per superare la crisi economica dell’Italia e aiutare, in particolare, le fasce più deboli. Tuttavia lSardine hanno dichiarato all’Adnkronos di aver contribuito, in qualche misura, a fare qualcosa per far fronte all’emergenza. Infatti – secondo quanto dichiarato – hanno fatto un bonifico alla Protezione Civile per l’acquisto di dispositivi sanitari. Non solo. Ma il movimento ha anche acquistato 5000 mascherine da distribuire ai senza tetto che si trovano nelle Regioni più colpite come la Lombardia. Non le “mascherine della cultura”, come quelle proposte qualche mese fa, quando tennero un flasmob a Trieste abbracciando tutti i passanti. Ma mascherine vere e proprie. Un’ autentica inversione di rotta, insomma, quella del movimento capitanato da Santori.

In un certo senso, le Sardine hanno fatto ciò che spettava al Governo fare. O meglio: il Governo sta facendo ora ciò che le Sardine hanno fatto un mese fa. Negli ultimi giorni, infatti, secondo quanto dichiarato dal commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, sono state distribuite 4,8 milioni di mascherine agli operatori sanitari. Ma, come dire: il movimento di piazza ci aveva pensato prima e cercava, forse, di colmare quella che percepiva come una lacuna. O forse, semplicemente, ha voluto dare un aiuto concreto con una forma di politica dal basso. Già da tempo alcuni esponenti del movimento lamentavano un vuoto, denunciavano mancanze da parte della politica. Infatti, ospite di La7 negli studi di Otto e mezzo, la Sardina Lorenzo Donnoli, già mesi fa sosteneva:“C’è un bellissima dimensione che manca in Italia, che in altre forme, esiste in giro per l’Europa. C’è una via di mezzo tra movimento culturale e partito, di un movimento che parla delle riforme strutturali di cui questo Paese ha bisogno e che noi conosciamo benissimo”. E concludeva con un’afermazione piuttosto pesante: “Se ci fosse una politica all’altezza non ci sarebbe bisogno di un movimento come le Sardine”.

 

Fonte: La7, Adnkronos

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