Nuovo incidente di percorso sul fronte mascherine. Secondo quanto riferito dalla segretaria del Fimmg Lombardia, l’Ordine dei medici ha ricevuto una donazione di mascherine da parte della Protezione Civile, mascherine tuttavia non certificate per l’uso dell’operatore sanitario.
Nonostante il Governo abbia decretato lo Stato di emergenza il 31 gennaio – ancor prima che scattasse la chiusura totale dell’Italia – ad oggi continuano le falle nel sistema sanitario. Nello specifico, continuano i problemi con i dispositivi di protezione e anche con le mascherine, la cui carenza continua a creare problemi. Se, infatti, la mancanza di mascherine mette a rischio noi cittadini, la questione si aggrava ancor di più se gli stessi strumenti vengono a mancare per medici, infermieri e operatori sanitari. Tutti coloro, cioè, che sono più a rischio entrando a contatto, 24 ore al giorno, con persone infette. Infatti, come evidenziato nel triste elenco pubblicato sul sito di Fnomceo, i decessi dei camici bianchi ad oggi sono 69. Molti di questi, proprio a causa della mancanza di dispositivi di protezione personale. “La mancanza di strumenti protettivi sta facendo ammalare molti medici e molti operatori sanitari”, denuncia il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Torino, Guido Giustetto. “Mancano mascherine, guanti, camici monouso“, prosegue.
L’ultimo cortocircuito nel sistema di approvvigionamento dei dispositivi di protezione è stato rivelato da una lettera inviata dal Presidente dell’Ordine dei medici (FNOMCeO) ai responsabili delle varie regioni. Anelli ha infatti comunicato che il Commissario straordinario per l’emergenza epidemiologica Covid-19, il dottor Domenico Arcuri, l’avrebbe informato circa la non utilizzabilità di alcune mascherine inviate dalla Protezione civile. Infatti, queste non sono dispositivi autorizzati per l’uso sanitario dalla Protezione Civile. Di conseguenza, ne è stata immediatamente sospesa la distribuzione e l’utilizzo.
A confermare il blocco è anche la segretaria del Fimmg Lombardia, intervistata da Radio Capital: “Abbiamo avuto una donazione di mascherine da parte della Protezione Civile agli ordini dei medici, ma non sono certificate per l’uso dell’operatore sanitario“. Di conseguenza, ormai a settimane di distanza dall’inizio della pandemia, si è di nuovo in carenza di dispositivi di protezione. “È arrivata solo qualche mascherina chirurgica, pochissime con il filtro. Tutto il resto del materiale non si è visto niente: tute integrali, occhiali o maschere facciali”, ha spiegato.
Durissimo l’attacco della Lega: “Il governo chiarisca, si configurano gravi responsabilità. Perché sono state fornite dotazioni inadatte? Da dove provenivano? Si tratta di donazioni o c’è stato un esborso di denaro pubblico? – afferma la senatrice Lucia Borgonzoni, chiedendo un rapido intervento nella protezione e nella tutela della salute di medici, infermieri, operatori sanitari. Ha provato a spiegare la questione il Capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che nella consueta conferenza stampa delle 18.00 di ieri ha chiarito che si tratta di mascherine distribuite per errore logistico, donate al nostro Paese dalla Cina e facenti parte di un carico di mascherine donate alla collettività. “Per errore sono andate ai medici di base. Rimedieremo prontamente a rifornire i medici di base con le FFP2. Queste altre possono essere utilizzate a scopo collettivo ai sensi dell’articolo 16 del dlg 18”, ha concluso.
Fonte: Radio Capital, Protezione civile, Fnomceo.it
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