Coronavirus, prudenza anche dopo: “L’infezione può restare fino a 8 giorni dopo la guarigione”

Secondo un recente studio molti pazienti, anche dopo la scomparsa dei sintomi del Coronavirus, continuano ad avere l’infezione in corpo. Di conseguenza possono continuare a contagiare altre persone.

Coronavirus, può contagiare anche dopo la guarigione

 

Le domande intorno al Coronavirus continuano ad essere moltissime. Da poco, in Campania e in Lombardia, sono partite le sperimentazioni di due farmaci: il Tocilizumab e l’Avigan. Per il vaccino – secondo gli esperti – bisognerà attendere un po’ di più. Ma intanto, per fortuna, gli studi vanno avanti. Un team di esperti del Treatment Center of PLA General Hospital a Pechino insieme a colleghi della Yale School of Medicine ha recentemente svolto uno studio su pazienti apparentemente guariti dal Covid 19. Il team di ricerca – riferisce l’Ansa – ha preso in esame 16 pazienti di età media 35 anni che avevano manifestato lieve sintomatologia respiratoria ed erano risultati positivi al tampone. Tutti i pazienti hanno avuto un tempo medio di incubazione della malattia di 5 giorni, hanno manifestato i sintomi dell’infezione per un tempo medio di 8 giorni, e sono rimasti contagiosi fino a 8 giorni dopo la scomparsa dei sintomi. Da questo studio, che ha ottenuto la pubblicazione sull’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, è emerso che la metà dei pazienti trattati con sintomi lievi di Coronavirus presenta ancora il virus nell’organismo fino a 8 giorni dalla scomparsa dei sintomi. Di conseguenza questi soggetti sono solo apparentemente guariti perché in realtà hanno ancora l’infezione in corpo. Pertanto sono ancora potenzialmente contagiosi. L’aspetto più rilevante dello studio è che per metà dei pazienti il virus continuava a diffondersi attaccando anche altri organi del paziente fino a ben 8 giorni dopo la scomparsa dei sintomi, anche quando l’esito del tampone è ormai diventato negativo.

Pertanto, secondo l’autore principale del lavoro, il dottor Lixin Xie, se non si vuole creare un circolo vizioso di contagi, è necessario trattare i pazienti divenuti asintomatici da poco con la stessa attenzione con cui si trattano i sintomatici. Queste le raccomandazioni dello scienziato: “Se hai manifestato una lieve sintomatologia respiratoria causata dal COVID-19 estendi la tua quarantena per altre due settimane dalla scomparsa dei sintomi, per essere sicuro di non contagiare altre persone”.

I risultati di questo studio danno conferma di quanto dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità circa un paio di settimane fa. Infatti – riportava Adnkronos – il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra a metà marzo, aveva specificato: “Le persone contagiate da Covid 19 possono infettare gli altri dopo che non si sentono più male, quindi le misure di protezione dovrebbero continuare per almeno 2 settimane dopo la scomparsa dei sintomi“.

Fonte: Ansa, Adnkronos

 

 

 

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