In Lombardia un’altra vittima del Coronavirus. Si chiamava Luciano Ruvolo ed era appassionato di ballo. La sua compagna, Laura, non ha neppure potuto dirgli addio.
Perdere chi si ama è sempre tragico. Ma quando non si ha nemmeno la possibilità di dare un ultimo saluto ai propri cari, siano essi mariti, padri, figli o nonni, allora il macigno da sopportare diventa ancora più grande. Perché oltre al dolore si unisce la rabbia e il senso d’ingiustizia. Quella di Laura Cosseddu e Luciano Ruvolo è stata una storia d’amore e di tango. Lei, 44 anni, sarda ma da tempo residente a Milano, ha incontrato il suo amore durante un corso dedicato al ballo argentino. Sembrava una favola finché il Coronavirus non ha fatto il suo fatale ingresso nelle loro vite. Era il 24 febbraio. Laura – ha raccontato a L’Unione Sarda – ricorda che sembravano i sintomi della più classica influenza stagionale. Infatti quando la guardia medica andò a casa loro per visitarli, nessuno degli operatori era provvisto di dispositivi di protezione individuale. L’ipotesi del Covid 19 sembrava lontanissima, neppure da considerare. E, invece, lo avevano contratto entrambi.
Il 2 marzo Laura e Luciano sono stati ricoverati all’ospedale Niguarda di Milano. Per Laura la situazione si è risolta nel migliore dei modi e oggi sta bene. La donna, dopo un ricovero di 10 giorni, era stata dimessa intorno alla metà di marzo. E sempre durante un’intervista con L’Unione Sarda aveva voluto invitare tutti alla massima prudenza: “Questo virus può colpire tutti, gli anziani ma anche i giovani. Chi ha patologie pregresse ma anche chi, come me e Luciano, fino al giorno prima stava benissimo”.
Ma per Luciano, purtroppo, le cose sono andate diversamente. L’uomo si è aggravato al punto di finire in terapia intensiva e mercoledì 25 marzo se ne è andato. Laura e Luciano sono stati tragicamente separati dal Coronavirus quel 2 marzo e non si sono più rivisti. La donna, infatti, durante il ricovero non ha potuto vedere il suo compagno per ragioni di sicurezza.
Dopo la scomparsa di Luciano, Laura ha voluto scrivergli un messaggio di addio attraverso un post su Facebook in cui ricorda come l’uomo fosse sorridente, casinista e travolgente. E con l’umorismo di chi si sforza di non soccombere al proprio dolore, invita scherzosamente il suo defunto compagno a non fare troppo baccano in Paradiso.
Laura Cosseddu ha lanciato di nuovo un appello, rivolto non solo ai lombardi, che risiedono nella Regione maggiormente colpita dal Coronavirus, ma anche ai suoi concittadini di Carbonia, la sua città di origine. Li ha invitati a rispettare le indicazioni del Governo e ad uscire di casa il meno possibile. “Rispettate le regole e restate a casa. Voi che potete ancora risparmiarvi il dramma”.
Ti ha voluto con Sè, non ha potuto resistere nemmeno Lui al tuo fascino, alla tua simpatia, all’allegria, ma soprattutto alla tua musica, ora farai ballare gli Angeli. Ma non fare troppo casino come tuo solito per favore, non sei sulla terra ora, Lui ti mette in riga
Pochi come noi hanno avuto il privilegio di potersi amare di un amore così profondo, intimo, intenso, Dio ce lo ha dato, e poi ha fatto altre scelte per noi. Sei e sarai sempre al mio fianco, in ogni gesto, sorriso, lacrima, ora non mi lascerai più, e non avrò paura di nulla con te al mio fianco. Ciao Goru Meu, Vita Mea. Ti amo cuore ❤️🌹❤️
Fonte: L’Unione Sarda, Laura Cosseddu Facebook
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