Coronavirus, il prof. Luigi Lopalco: “Potrebbe nascondersi nel nostro corpo e tornare mesi dopo”

Il noto epidemiologo, da circa un mese anche Consulente per l’Emergenza per la Regione Puglia, ha parlato di alcuni sintomi del Covid-19 manifestatisi in alcuni pazienti. Ed ha poi rilanciato la proposta dei tamponi a tappeto.

Coronavirus, l'epidemiologo Lopalco: "Virus potrebbe attaccare anche sistema nervoso e intestinale" - Leggilo.org

Pierluigi Lopalco, epidemiologo e professore di Igiene all’Università di Pisa e Consulente per il Coordinamento delle Emergenze Epidemiologiche della Regione Puglia, in un intervento nel corso del programma “Agorà”, su Rai Tre, ha parlato degli studi in corso sul Covid-19. Conosciamo gran parte dei sintomi classici che testimoniano l’insorgenza dell’infezione, ma in alcuni casi, il virus, in specifiche categorie di pazienti, può manifestarsi in altri modi. Spiega il Professore: “Il virus potrebbe attaccare anche il sistema nervoso centrale. Ci sono altri casi, una minoranza, in cui potrebbe presentarsi con sintomi intestinali”. E continua: “Non vorremmo si trattasse di un virus che si nasconde nel corpo e torna a distanza di mesi con infezioni endogene”. Serviranno ulteriori studi per confermare tali casi, ma esiste il rischio che il virus possa trasferirsi da un organo all’altro causando altre infezioni. Il tema, nel campo medico è molto importante: se si riuscisse a decifrare con certezza quali sono i sintomi dell’infezione, si potrebbe intervenire con maggiore rapidità su un paziente. Continua Lopalco: “In questo momento è importante capire quale sia stata la circolazione nascosta del virus, capire quante persone senza sintomi o con pochi sintomi ci siano stati nelle popolazioni colpite”. E ancora: “In base a questa proporzione, avremmo un’idea del rischio di rimettere in circolazione soggetti suscettibili al virus”.

Pochi giorni fa, il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, come riporta Adnkronos, è intervenuto proprio sul tema, lamentando la mancanza di materiale protettivo, specie per il personale medico, e dei tamponi, necessari per effettuare i test. Racconta Emiliano: “Devo confessare che sto facendo il ‘contrabbandiere’ sia per le mascherine che per i ventilatori. Mi stanno aiutando i governatori di alcuni stati cinesi con cui avevo rapporti istituzionali da tempo”. E conclude: “Stiamo facendo tutto il possibile per fronteggiare l’emergenza. Ma questo sforzo da solo non basta. I dispositivi di protezione che spettano alla Regione Puglia, non sono ancora arrivati”. Per il Professore Lopalco, la strategia dei tamponi a tappeto è la strada da seguire, almeno per una Regione, come la Puglia, dove i casi nelle ultime settimane non sono cresciuti in maniera esponenziale. Conclude l’epidemiologo: “In Puglia facciamo i tamponi a casa anche a persone con sintomi lievi. Si parla poco dei servizi di igiene pubblica, è quello l’esercito che va rafforzato”.

 

Fonte: La7, Ansa

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