In Lombardia registrato un aumento di 2500 casi. Secondo il Presidente Attilio Fontana, potrebbe essere il picco. Ma, sui tamponi, sono state fatte speculazioni, dice.
“Il picco dell’epidemia di Coronavirus in Italia è vicinissimo e si presenta molto largo, una sorta di plateau“. Lo ha detto all’ANSA Fabrizio Nicastro, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) oltre che uno degli gli esperti del Gruppo analisi numerica e statistica dati Covid-19. Ipotesi confermata anche da Attilio Fontana. Infatti, la situazione dei contagi in Lombardia non migliora, tanto che l’aumento nell’ultima giornata è stato di 2.500 casi. “I numeri purtroppo non sono molto belli, il numero dei contagiati è aumentato un po’ troppo rispetto alla linea dei giorni scorsi”, ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana nel quotidiano punto sulla diffusione del Covid-19. Da valutare se l’aumento è un fatto eccezionale determinato da qualche episodio particolare, oppure se indica un trend in aumento. “Non so se è arrivato il picco o se ci è sfuggito qualcosa, posso solo dire che personalmente sono preoccupato”, ha detto Fontana. Il Presidente della Regione ha spiegato che non sono ancora state fatte analisi su quali siano le zone più colpite.
Attilio Fontana ha poi chiarito come sui tamponi sarebbero state fatte speculazioni vergognose, ricordando che le indicazioni date il 27 febbraio dall’Istituto superiore della sanità prevedevano di effettuare tamponi solo ai sintomatici. “Noi siamo la Regione che ha fatto in assoluto il maggior numero di tamponi“, ha detto il governatore che ha riferito di aver mandato all’organismo tecnico una richiesta per sapere se le linee guida debbano essere confermate oppure se le indicazioni cambieranno. “Noi seguiremo le nuove a due condizioni, ma i laboratori della Lombardia al momento riescono a processarne a pieno regime 5 mila al giorno. Quindi, devono metterci in grado di processarne di più“, ha proseguito. Infatti, considerati i 10 milioni di residenti in Lombardia, ci vorrebbero quasi tre anni di tempo per verificarli tutti con queste tempistiche. “Mi auguro che su questo argomento non ci siano ulteriori fraintendimenti perché rischiano di essere fuorvianti per i cittadini. Parlino gli organi competenti”, ha concluso.
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Intanto, cambia ancora il modulo di autocertificazione. Dopo tre giorni dall’ultima pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il testo per certificare gli spostamenti muterà ancora. Lo ha annunciato il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a SkyTg24. “Sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo, anche per intercettare i quesiti che arrivano dai cittadini”, ha spiegato. Gabrielli ha parlato anche di controlli effettuati ogni giorno dalle Forze dell’ordine spiegando che fino al 24 marzo sono state controllate due milioni e mezzo di persone e rilevati 110mila comportamenti non corretti, sanzionati con l’articolo 650 del codice penale.
“Ai miei ho detto che dobbiamo essere rigorosi ma anche umani non solo nelle modalità con le quali ci si rapporta con i cittadini, ma anche nel comprendere che i cittadini a volte sono bersagliati da disposizioni non sempre omogenee”, ha proseguito il Capo della Polizia. Quest’ultimo ha poi assicurato che le denunce non finiranno nel nulla e ha sottolineato lo sforzo degli uomini impegnati nella attività di controllo: “Se è vero che ci sono medici e paramedici che stanno salvando tante vite, noi delle forze armate sono impegnati in un’altra battaglia, quella di spezzare la catena del contagio”, ha concluso Gabrielli ringraziando chi ogni giorno sta mettendo “sforzo, passione e determinazione in un momento così delicato come questo”.
Fonte: Ansa, Attilio Fontana Facebook, SkyTg24