In un discorso trasmesso in diretta dalle emittenti britanniche, il Primo Ministro ha annunciato tre settimane di chiusura totale. Il Regno Unito si prepara all’arrivo dell’epidemia.
In un discorso, in diretta nazionale, pronunciato dal civico 10 di Downing Street, residenza ufficiale del Primo Ministro del Regno Unito, Boris Johnson ha annunciato le misure anti-epidemia per le prossime tre settimane. Come spiega Repubblica, il “lockdown”, la chiusura totale, annunciata da Johnson, ricorda le misure restrittive adottate dal nostro Paese nell’ultimo Decreto Emergenza dell’Esecutivo del Premier Giuseppe Conte. Obbligo di rimanere in casa e possibilità di uscire soltanto per fare la spesa, per andare a lavoro se non si ha possibilità di effettuarlo in forma smart working, per andare in farmacia o dal medico. Concessa una passeggiata o una corsetta al giorno, nei pressi ad ogni modo dell’abitazione. Chiusi tutti i negozi non essenziali, i ristoranti ed i pub; restano aperte farmacie, parafarmacie e supermercati. Sospese le attività religiose, ma non i funerali. Chiusi i musei e le biblioteche, ma non i parchi. In più è vietato ricevere in casa ospiti e formare assembramenti in strada di più di due persone. Ha spiegato Johnson in diretta: “Dovete rimanere a casa. Perché il Coronavirus è una delle sfide più grandi degli ultimi decenni. La nostra sanità pubblica, come qualsiasi altra del mondo, verrebbe travolta da questo virus”. E ancora: “Per questo ora è vitale ridurre il contagio. Se non rispetterete le regole, interverrà la polizia, anche con multe”. Conclude il Primo Ministro: “Nessun vorrebbe mai annunciare simili norme. Ci aspettano tempi difficili e molti purtroppo moriranno”.
Il Primo Ministro britannico ha cambiato radicalmente rotta. Nelle scorse settimane, il massimo Consigliere scientifico del Governo, aveva parlato della ricerca dell’immunità di gregge, ovvero del favorire il contagio di una gran parte della popolazione per evitare una seconda ondata di contagio il prossimo inverno e stabilizzare la pandemia. Numerosi studi hanno dimostrato come tale strada fosse impercorribile e Johnson, sotto la pressione di diversi membri del suo Governo tra cui il Ministro della Salute Matt Hancock, ha dovuto cambiare strategia. Nei giorni scorsi il Governo britannico ha richiamato in patria tutti i concittadini che si trovavano all’estero, per lavoro o vacanza. Hanno destato molto scalpore le immagini di Londra di questo fine settimana, assediata da turisti e cittadini inglesi, che hanno preso d’assalto parchi, musei e piazze.
Come aggiunge Rainews, la scelta del lockdown è stata apprezzata sia dal leader dell’opposizione, il laburista Jeremy Corbyn, che dal Primo Ministro scozzese Nicola Strurgeon. Preoccupa la tenuta del Sistema Sanitario. Ha concluso Johnson: “Senza un enorme sforzo nazionale per fermare la crescita di questo virus, verrà un momento in cui nessun servizio sanitario al mondo potrà reggere”. E ancora: “Come abbiamo visto in altri Paesi che hanno anche loro fantastici sistemi sanitari, questo è un momento di pericolo reale”. Il Governo sta utilizzando qualsiasi mezzo per comunicare ai cittadini le misure prese, finanche SMS, che invitano a stare in casa e a proteggere il NHS, ovvero National Health Service.
PM @BorisJohnson gives an important update on #coronavirus #StayHomeSaveLives pic.twitter.com/MQo2EVVDcD
— UK Prime Minister (@10DowningStreet) March 23, 2020
Fonte: Repubblica, Rainews