Il 24 marzo il Consiglio dei ministri si è riunito per discutere la bozza del nuovo decreto anti Coronavirus. Le misure restrittive per evitare l’ulteriore diffusione del virus potrebbero essere prorogate fino al 31 luglio.
Ci sembra una vita da quando il Coronavirus è comparso nelle nostre vite, nel nostro Paese, nelle nostre città. E, invece, tutto ha avuto inzizio poco più di un mese fa. E, in così poco tempo, ha rivoluzionato le nostre abitudini e tutto ciò che prima ci sembrava normale oggi è diventato “straordinario”. Nelle ultime settimane si sono susseguiti diversi decreti al fine di contenere la diffusione del Covid 19, dichiarato ormai una pandemia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. E ancora non possiamo dire con certezza quando le restrizioni avranno fine. Tutto dipenderà dall’andamento della curva dei contagi. Che, per fortuna, a Milano da un paio di giorni pare abbia invertito il trend.
Il 24 marzo il Consiglio dei ministri si è riunito per discutere la bozza di un nuovo decreto che assorbirà i precedenti. Secondo la bozza – riferisce Fanpage – le misure restrittive potranno essere prorogate, di 30 giorni in 30 giorni, fino al 31 luglio. In pratica negozi, bar, ristoranti, palestre,cinema, teatri, scuole, musei, chiese, parchi, musei potrebbero restare chiusi fino a tale data. Potrebbe essere prorogato anche il fermo delle attività produttive e la chiusura degli uffici della Pubblica Amministrazione. Ovviamente, tuttavia, ogni blocco di “fermo”,della durata di un mese ciascuno, potrà essere rimodulato in base all’andamento del Covid 19.
Il nuovo decreto, inoltre – spiega Il Fatto Quotidiano – prevede multe che andranno da 500 fino a 4000 euro per chi si allontana dal proprio domicilio per motivi non essenziali, ovvero non riconducibili al lavoro, alla spesa o a ragioni mediche. Possibile anche l’arresto fino a 3 mesi e il fermo di auto, scooter o bicicletta Ma nel governo, tuttavia, non tutti concordano. C’è chi ritiene che il limite massimo vada fissato a 2000 euro.
Per far rispettare i provvedimenti potranno essere impiegate non solo le Forze di polizia ma anche l’esercito a cui verra attribuita la qualifica di agente di pubblica sicurezza.
Il decreto legge ha lo scopo di uniformare su tutto il territorio nazionale le sanzioni previste. Tuttavia gli enti locali, cioè Comuni e Regioni, avranno la facoltà di aumentare o sospendere le misure previste dal decreto tenendo conto delle specifiche situazioni in cui versano i loro territori. Le decisioni dei governatori di Regione di sospendere o aumentare le restrizioni, se applicate a tutto il territorio regionale o a più della metà di esso, saranno valide solo per una settimana. E, comunque, entro 24 ore dalla loro attuazione dovranno essere riferite al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per ricevere conferma. Stessa possibilità verrà data anche ai sindaci.
Fonte: Fanpage, Il Fatto Quotidiano