Alcuni sindaci di Comuni in provincia di Bergamo chiedono di diventare “zona rossa” e chiudere tutto. Il Governatore Attilio Fontana preferisce che sia l’ISS a decidere. Il Governo si oppone. Il virus non si ferma: i contagi sono a più 2989 per un totale di 26.072. I decessi sono stati 345 in un solo giorno, per un totale di 2503. I guariti sono stati 192 per un totale di 2941
Davvero critica la situazione di Bergamo, provincia, attualmente, maggiormente colpita dal Coronavirus. Nel giro di pochi giorni il numero di contagi e decessi è aumentato in misura preoccupante. Addirittura – riporta Milano Today – si è verificato ildecesso di un uomo di soli 46 anni non affetto da alcuna patologia. Per questa ragione molti sindaci e, in particolare, il sindaco di Alzano Lombardo e Nembro, le zone più colpite, chiedono che venga istituita la “zona rossa”. Ma il Governatore regionale Attilio Fontana – riferisce Il Giorno – preferisce rimettersi alle decisioni Del’Istituto Superiore di Sanità e del Comitato Scientifico: “Non sono un tecnico. Queste sono scelte che devono essere fatte da esperti, medici ed infettivologi e in coordinamento con il Governo.Io accetterò quello che decideranno loro”. A dire il vero lo scorso 4 marzo l’Istituto Superiore di Sanità aveva dato parere positivo all’istituzione della zoa rossa. Ma il Governo aveva deciso di non agire di conseguenza e il Governatore Fontana non si è sentito di prendere in mano la situazione. A differenza di quanto avvenuto in Emilia Romagna e in Campania dove i Governatori di Regione, Stefano Bonaccini e Vincenzo De Luca, hanno dichiarato zone rosse alcuni Comuni. Nello specifico: Medicina in Emilia e Ariano Irpino, Consilina, Caggiano, Polla, Atena Lucana in Campania.
Il sindaco di Alzano Lombardo, Camillo Bertocchi – in quota Centrodestra – spiega che quando lui ha emanato ordinanze restrittive, il Ministero degli Interni, presieduto dal Ministro Luciana Lamorgese,ha inviato subito una circolare alle Prefetture per bloccare le inziative “private” dei sindaci.
Intanto l’assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera, precisa che oggi, in seguito all’ultimo decreto emanato dal Governo, tutta la Lombardia è soggetta a misure restrittive come, inizialmente, erano solo i 9 comuni del Lodigiano. E – voci di corridoio – lasciano intuire che istituire ora zona rossa nella bergamasca no sarebbe molto utile. sarebbe stato utile farlo il 4 marzo, quando ci fu il via libera dell’stituto Superiore di sanità. ma allora il Governo preferì non fare nulla.
Fonte: Il Giorno, Milano Today