Il Coronavirus entra nel centro migranti: “Ora un piano di salvaguardia dei più deboli”

Ci sarebbero dei senzatetto ospiti in centri di accoglienza, tra quelli risultati positivi a Milano. Per evitare il passaggio del contagio, gli operatori che lavorano con loro sono stati dotati di dispositivi di protezione individuale.

Coronavirus migranti - Leggilo.org

 

“In provincia di Milano le persone risultate positive sono 1.983, 233 in più, ancora un risultato fortunatamente contenuto”. Sono gli ultimi dati – riportati da La Presse – forniti nella giornata di oggi dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante il punto sull’emergenza Coronavirus. Sembra anche – riferisce il quotidiano locale Il Giorno – che diversi casi di positività siano risultati nei centri accoglienza di Milano.

Stando a quando emerso, sembra che per evitare il passaggio del contagio agli operatori che lavorano con loro, questi siano stati dotati di dispositivi di protezione individuale, come maschere, visiere e scafandri. Inoltre la Fondazione Progetto Arca, che gestisce gran parte dell’accoglienza, ha fatto sapere di star distribuendo kit igienico-sanitari e gel disinfettante a quanti non hanno una casa in cui stare. “Senza di voi ci fermiamo, aiutateci”, questo l’appello lanciato su Twitter per richiedere donazioni.

Anche Repubblica aveva parlato di un primo caso di contagio accertato in un centro di accoglienza per migranti di Milano, in particolare nella struttura di via Fantoli, in zona Mecenate. Sembra che il soggetto in questione non abbia avuto bisogno di essere ricoverato in ospedale. Le sue condizioni sono stabili e non gravi, quindi è in isolamento, così come i compagni che dividevano la stanza con lui. Gli spazi sono stati sanificati e le persone sono state divise. Alcuni, infatti, sono stati trasferiti in una struttura poco distante.

La situazione è sotto controllo, ma il caso porta in luce una questione che sembra sfuggire alle cronache: quella dei migranti, dei senzatetto e dei minori non accompagnati. Tutti coloro, insomma, che vivono già di per sé condizioni poco agevoli. L’europarlamentare del PD ed ex assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, su Twitter, ha ribadito la necessità di un piano nazionale che risponda alle esigenze di tali categorie.

Fonte: LaPresse, Il Giorno, Repubblica, Pierfrancesco Majorino Twitter

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