Continua la polemica a distanza tra il critico d’arte e l’associazione per il Patto Trasversale della Scienza, che pochi giorni fa, lo ha denunciato per le sue dichiarazione sul Covid-19.
Non si placa la polemica per le parole del critico d’arte e Deputato del Gruppo Misto Vittorio Sgarbi sull’epidemia in corso di Covid-19. Dapprima Sgarbi, aveva criticato le misure adottate nel Decreto Emergenza dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ritenendole assolutamente esagerate e accusandolo di voler potare l’Italia sull’orlo del baratro economico. Poi, in un altro video successivamente, Sgarbi ha minimizzato le reali potenzialità dell’infezione. E a questo punto, come racconta Adkronos, il critico d’arte è stato denunciato dall’associazione Patto Trasversale della Scienza, fondata dal virologo e Professore dell’Università San Raffaele-Vita di Milano Roberto Burioni e Guido Silvestri, Capo Dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta. Scrive l’associazione: “Chi in questo momento ha a disposizione una platea importante di pubblico ha anche doveri e obblighi morali di responsabilità nei confronti del Paese. È da irresponsabili diffondere proclami che incitino ad abbassare la guardia verso un’infezione così pericolosa”.
Nella giornata di oggi è arrivata la risposta di Sgarbi che, se da una parte si è scusato ed ha ammesso di essere caduto in errore minimizzando l’emergenza, dall’altro ha postato in due diversi video pubblicati sulla sua pagina ufficiale, alcuni interventi di Matteo Bassetti, Professore Ordinario di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Genova, Direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino della città ligure. Bassetti, che fa parte dell’associazione Patto Trasversale della Scienza, in un’intervista sul La7, datata 26 febbraio, invitava a non cadere nel panico: “Come evoluzione è nettamente simile ad un’influenza, la stiamo curando. Morire per il coronavirus è una cosa, morire con il coronavirus è un’altra”.
Sgarbi si è scusato per la sua uscita con queste parole: “Sono in casa, resto a casa, vi esorto a farlo anche voi. Non è la prima volta che mi trovo in situazioni difficili, in un imbarazzo che riguarda il mio pensiero e le mie parole”. E continua: “Non è mio costume scaricare su altri responsabilità non mie. Non avrei assunto queste posizioni se non avessi trovato rassicuranti le parole di alcuni virologi, i quali hanno detto quello che io ho poi detto”. Insomma, il noto critico d’arte, travolto da roventi polemiche si è scusato ed ha ammesso il suo passo al falso. Ma ha cercato al contempo di mettere in evidenza che, prima dell’esplosione dei focolai, anche nel campo scientifico c’era chi cercava di minimizzare gli effetti del Coronavirus.
Fonte: Adnkronos, Vittorio Sgarbi Youtube