A causa dell’improvviso aumento di contagi e decessi da Coronavirus, anche il Comune emiliano di Medicina è diventato “zona rossa”. Intanto la cappella dell’ospedale di Vaio, a Fidenza, ospita 12 bare che avranno una liturgia funebre senza parenti né amici.
Nelle ultime ore sono cresciuti in modo sorpendente e anomalo i casi di contagio da Coronavirus nel Comune emiliano di Medicina, nel Bolognese. Per questa ragione – riporta Il Fatto Quotidiano – il Governatore di Regione, Stefano Bonaccini, in accordo con Governo, Prefetto di Bologna, sindaco della Città Metropolitana e sindaco di Medicina, il Comune, dalla mezzanotte di oggi, è stato dichiarato “zona rossa“.
Secondo la Regione Emilia Romagna nel territorio del comune di e nella frazione di Ganzanigo due giorni fa erano presenti 54 casi accertati di Coronavirus, 8 decessi, 22 ricoveri ospedalieri – 5 dei quali in terapia intensiva in condizioni critiche . e 24 casi in isolamento fiduciario domiciliare, oltre a 102 soggetti posti in isolamento fiduciario domiciliare a seguito di contatti stretti con casi accertati.
Potrà entrare solo chi è ivi residente e si trovava fuori dall’area oppure chi lavora presso esercizi, pubblici o privati, che vendono beni essenziali come negozi di alimentari, farmacie e parafarmacie. Queste sono state le parole del Governatore Stefano Bonaccini: “Da diversi giorni il numero dei contagi e dei decessi a Medicina ha registrato una crescita tale da necessitare di misure drastiche per arginare il contagio. Siamo a fianco del sindaco e di tutti i cittadini di Medicina”. Il sindaco, il 37enne Matteo Montanari – riporta AGI – con toni evidentemente commossi ha dichiarato di augurarsi che tutti questi sacrifici abbiano un senso per il bene comune di tutti: “Come direbbe Vasco: siamo tutti qui impegnati per cercare di dare un senso a questa storia. Vorremmo dare un senso ai nostri mancati abbracci e alla sofferenza delle famiglie”.
Intanto, in un altro Comune emiliano, Fidenza, uno dei più colpiti in tutta Italia, la cappella dell’ospedale di Vaio ospita ben 12 bare. I defunti – speiega AGI – purtroppo, secondo le norme del decreto, non potranno godere di un ultimo saluto da parte di familiari e amici. Le nuova liturgia funebre, imposta dalle circostanze, impone di essere svolta a porte chiuse. L’unico conforto ammesso è dato dallo sguardo pietoso della Vergine Maria e del necroforo vestito di giallo in mesta contemplazione. la Madonna ha l’indice rivolto verso l’alto in segno di speranza. In segno che dopo tanta sofferenza c’è anche il Paradiso.
Fonte: AGI, Il Fatto Quotidiano, Regione Emilia Romagna