Scusi Prof, domanda ingenua ma non pretestuosa: finora è stata stabilita una correlazione diretta tra questa infezione e il decesso?
Detto banalmente: qualcuno è morto “di Coronavirus”?
Il noto virologo Roberto Burioni smentisce chi sostiene che i decessi di queste settimane non siano stati causati dal Coronavirus.
Coronavirus in italia: sono 5883 contagiati e sono stati registrati 1145 malati in più in un giorno, con il primo caso in Vaticano, a riferirlo è il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Sono 49 morti in più rispetto a giovedì, con un aumento del 33,1% per un totale di 233 decessi, riporta il Corriere della Sera.
E da quando è scoppiata l’emergenza Coronavirus, abbiamo sentito diversi esperti in materia dare pareri contrastanti tra loro. Ad oggi l’unico dato certo è che il numero dei decessi ha superato la fatidica quota 100. Siccome a farne le spese sono state soprattutto persone molto anziane, per lo più sopra gli 80 anni, molti hanno iniziato a sostenere che il virus sia letale solo laddove siano in corso già altre patologie gravi. Dunque molti si sono, per così dire, un po’ “adagiati”, rassicurati dalle informazioni diffuse che se si è giovani e dotati di un sistema immunitario nella norma, il Covid 19 non sia poi così pericoloso.
Ma a smentire tutto questo arriva il virologo Roberto Burioni che, rispondendo alla domanda di un giornalista – in un post su Twitter – scrive: “Posto che si muore sempre per un arresto circolatorio, tutti sono morti a causa del Coronavirus. Se un malato terminale contrae il Coronavirus, non ce ne accorgiamo neanche”. Pertanto, secondo il dottore, è del tutto scorretto affermare che i decessi avvenuti in queste settimane siano stati causati da altre patologie già in atto nei pazienti. Esattamente come è stato inesatto, secondo il professor Burioni, sostenere che il Coronavirus fosse poco più di un’influenza. Posizione inizialmente sostenuta da un’altra virologa, la dottoressa Maria Rita Girmondo, attiva presso l’ospedale Sacco di Milano ma smentita recentemente dal primario del Sacco, il professor Massimo Galli il quale ha dichiarato: “Il Coronavirus non è mai stato poco più che un’influenza”.
E – riferisce Adnkronos – a dimostrazione della sua tesi sull’effettiva gravità del Coronavirus, il professor Burioni porta l’evidenza empirica di quanto sta accadendo. Lasciando stare il numero di persone decedute, i reparti di terapia intensiva degli ospedali sono pieni di pazienti da quando in Italia c’è il Coronavirus. Lo scorso anno, quando il virus non c’era, la situazione era completamente diversa.
Ricordiamo che il virologo Roberto Burioni fu uno tra i primi a chiedere che venisse applicata la quarantena. Già da fine gennaio lui sosteneva fosse necessaria.
marco congiu@marcocongiuScusi Prof, domanda ingenua ma non pretestuosa: finora è stata stabilita una correlazione diretta tra questa infezione e il decesso?
Detto banalmente: qualcuno è morto “di Coronavirus”?
Posto che si muore sempre per un arresto circolatorio, tutti sono morti a causa del coronavirus. Se un malato terminale contrae il coronavirus non ce ne accorgiamo neanche.
Fonte: Adnkronos, Roberto Burioni Twitter, Corriere della Sera
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