Greta Thunberg alla Commissione UE: “Emissioni zero solo nel 2050? Una sconfitta”

“Una sconfitta e un segnale di resa”. Con queste parole, Greta Thunberg ha commentato l’Eu Climate Deal, la legge presentata dalla commissione Ambiente del Parlamento Europeo a Bruxelles, a cui ha preso parte.

Mentre, riporta Ansa, Greta Thunberg ha preso parte alla protesta contro l’inquinamento climatico a Bruxelles, la Commissione europea ha presentato oggi il suo progetto per una “legge sul clima” per i Paesi dell’Unione Europea. L’obiettivo, informa Rainews, è quello di raggiungere entro il 2050 la neutralità climatica. A presenziare al tavolo, accanto al Presidente Ursula von der Leyen, c’era anche Greta Thunberg.

La sedicenne attivista svedese si trovava nella capitale belga per partecipare al “Friday’s for Future” – l’ormai consueta manifestazione contro l’inquinamento climatico – ed è stata invitata a presenziare questa mattina alla riunione settimanale dei Commissari UE. Il documento mette nero su bianco un testo normativo che ha, tra i suoi obiettivi, il raggiungimento del livello zero di emissioni di gas a effetto serra entro la metà del secolo, cioè il 20150. Si tratta, in sostanza, di cercare un equilibrio tra la riduzione delle emissioni di Co2 e l’implementazione di politiche e tecnologie di assorbimento del carbonio.

Eppure, Greta Thunberg ha avuto da ridire su quanto fatto dai commissari per l’ambiente. A suo dire, infatti, invece di fissare obiettivi a lungo termine, l’UE dovrebbe concentrarsi sul “bilancio della Co2 che si applica per l’oggi”. E se per la Von der Leyen il 2050 non è così lontano, la Thunberg non la pensa allo stesso modo. “L’Unione europea deve essere capofila: avete l’obbligo morale di farlo, oltre all’opportunità di essere il vero leader sul clima”, ha bacchettato l’attivista ricordando che per più di un anno e mezzo ha sacrificato il suo diritto all’istruzione; che a settembre 7 milioni e mezzo di persone sono scese in strada per chiedere all’UE una strategia comune da adottare per la risoluzione della questione; che ancora, a novembre 2019 il Parlamento Ue ha dichiarato l’emergenza climatica e ambientale.

Avete detto che l’Ue sarebbe stata capofila dinanzi alle sfide climatiche: ma quando i vostri figli hanno fatto scattare l’allarme antincendio, voi siete usciti, avete respirato l’aria e vi siete resi conto che la vostra casa stava bruciando e che non era un falso allarme. Poi cosa avete fatto?”, ha domandato la Thunberg. “Avete finito la cena, guardato un film, e siete andati a dormire senza neanche chiamare i pompieri. Questo è un comportamento insensato. Se la casa brucia non si aspetta qualche anno per spegnere l’incendio eppure è questo che ci propone oggi la Commissione”, ha proseguito.

“Il 2050? Obiettivo troppo lontano”

Per questo, secondo Greta, il 2050 è una data troppo lontana. “Nel momento in cui l’Ue presenta questa legge sul clima, con le emissioni zero entro 2050, indirettamente ammettete la resa: rinunciate agli accordi di Parigi, alle vostre promesse e alla possibilità di fare tutto il possibile per dare un futuro sicuro per i vostri figli”, ha detto. A suo dire, infatti, non c’è bisogno di obiettivi per il 2030 o il 2050, ma per ogni singolo anno. Obiettivi lontani nel tempo non serviranno a nulla, se le emissioni continueranno ai livelli odierni, ha ricordato la sedicenne.

Un concetto già espresso molte volte, anche quand’era stata ospite al Senato. Era Aprile dello scorso anno, quando a Palazzo Madama – ricorda Rai news – disse: “Parlo a nome delle future generazioni: nel 2030 avrò 26 anni e mi dicono che quella sarà un’età meravigliosa perché avrò la vita davanti a me, ma non sono così sicura di questo. Le persone come me hanno avuto tutto quello che potevano immaginare ma forse alla fine non avremo nulla, perché il nostro futuro ci è stato scippato. Ci avete mentito, ci avete dato delle speranze false, ci avete detto che il futuro era una cosa alla quale potevamo guardare, ed è così ma solo per ora”. Oggi, le cose non sembrano essere cambiate. Greta ricorda che è tardi per aspettare: “la Natura non scende a patti. Non potete fare compromessi con la fisica e noi non vi consentiremo di rinunciare al vostro futuro.

L’Italia e altri 11 Paesi hanno già chiarito via lettera che vorrebbero accorciare i tempi, con nuovi target al 2030 già in giugno, e l’Europarlamento è orientato a chiedere più vincoli a livello nazionale. Con la serie di misure presentate oggi la Commissione europea ha fatto partire la procedura per la revisione della direttiva sulla tassazione dell’energia e le valutazioni di impatto sul futuro meccanismo di adeguamento del prezzo del carbonio alle frontiere.

Fonte: Rainews, Ansa, Twitter Greta Thunberg

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