Mentre rallenta l’epidemia da Coronavirus in Cina, Pechino ha annunciato la quarantena per tutti coloro che arriveranno dall’Italia, Corea del Sud, Giappone e Iran.
Quattordici giorni di quarantena per tutti i viaggiatori che arriveranno a Pechino da Italia, Corea del Sud, Giappone e Iran. Questo – riporta Adnkronos – è quanto è stato reso noto dal vice segretario generale del Governo municipale di Pechino, Chen Bei. Anche Shanghai si è mossa sulla stessa linea, adottando lo stesso provvedimento per coloro che arrivano da Paesi in condizioni di virus relativamente gravi. Ma non è tutto. Anche nello Sri Lanka – in India – tutti i passeggeri che arriveranno da Italia, Iran e Corea del Sud saranno sottoposti a una quarantena due settimane, come ha reso noto il Ministero della Sanità di Colombo. Vietato anche lo sbarco di passeggeri dalle navi di crociera. A bordo di queste ultime, infatti, ci sarebbero molte persone con oltre 50 anni, le più vulnerabili a Covid-19.
Ciò che non ha fatto Enrico Rossi – il governatore della Toscana – sembra averlo fatto la Cina. Il dem, infatti, decise di non sottoporre a quarantena i 2500 cinesi, residenti tra Firenze e Prato, che rientravano dalla Cina in seguito ai festeggiamenti del capodanno. Dinanzi alle accuse di quanti lo accusavano di aver adottato un atteggiamento irresponsabile, Rossi si giustificò chiarendo come la Toscana fosse molto attiva nella prevenzione dei contagi del virus. Tra le proteste, anche quella del virologo Roberto Burioni che lo accusò di avere un comportamento irresponsabile:
Il Presidente della Regione Toscana, che secondo me sottovaluta il rischio Coronavirus, afferma che chi lo critica o è male informato o è fascioleghista. Lo stesso Presidente che nella sua regione offre l'omeopatia all'interno dell Sistema Sanitario Nazionale. Complienti davvero. pic.twitter.com/Hnz7TWfoZ2
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) February 19, 2020
La Toscana ha 21 contagi complessivi, di cui uno grave conferma Rainews.
Intanto, la Commissione sanitaria nazionale cinese ha reso noto che ieri sono stati registrati 125 nuovi casi, il numero più basso dal 20 gennaio scorso, e 31 vittime, portando a 2.943 il totale dei morti ed a 80,151 quello delle infezioni. Il centro dell’epidemia sarebbe quindi sotto controllo, un controllo che sfugge alla Corea del Sud, che conta ormai cinquemila contagi e 28 morti. “La crisi nella città di Daegu e nella provincia del Nord Gyeongsang ha raggiunto il suo picco”, ha detto il presidente sudcoreano Moon Jae all’agenzia di stampa Yonhap, annunciando nuovi fondi per 25 miliardi di dollari per rispondere all’epidemia di Covid-19.
Intanto, informa Ansa, il focolaio di nuovo Coronavirus sarà sostanzialmente sotto controllo entro la fine di aprile, come riferito dallo pneumologo cinese Zhong Nanshan in conferenza stampa. “Con le forti misure adottate dal governo centrale e gli sforzi congiunti dei medici in tutto il Paese, siamo fiduciosi che l’epidemia sarà sostanzialmente sotto controllo entro la fine di aprile“, ha dichiarato Zhong, chiarendo il bisogno di una maggiore cooperazione internazionale per reagire all’ormai situazione di crisi sanitaria che sta allarmando il mondo.
Fonte: Adnkronos, Roberto Burioni Twitter, Yonhap, Ansa, Rainews