A Castiglione d’Adda, il comune all’interno della zona rossa più contagiata dal Covid19 e messa in isolamento dalle Forze dell’ordine e dalle autorità sanitaria, alcune mura sono state imbrattate con segni di vernice nera, come a segnalare la presenza, all’interno, di persone infette. Si tratta in realtà di vandalismo, antecedente all’epidemia
Sono tre le zone in cui è stata divisa l’Italia dal nuovo Decreto varato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per far fronte all’emergenza sanitaria causata dai contagi da Coronavirus. Alla zona rossa corrispondono i comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini – in Lombardia – oltre che il comune di Vò, nel Veneto. Incluse nella zona gialla l’Emilia Romagna, le province di Pesaro e Urbino e Savona. La restante parte, invece, coincide con l’intero territorio nazionale dove anche sono state varate misure per prevenire i rischi di contagio.
Proprio nella zona rossa, a Catiglione d’Adda, si sta indagando su alcuni sospetti atti di vandalismo. Come riferisce Il Tempo, le mura di due negozi e quelle di una casa sono stati imbrattati con della vernice nera per segnalare – questa l’ipotesi – la presenza di persone infette. “Un gesto idiota, non un’azione contro cittadini contagiati”, ha commentato il Primo Cittadino Costantino Pesatori assicurando di avviare tutte le misure necessarie per risalire agli autori del gesto. “Abbiamo le telecamere, li prenderemo“, ha assicurato. Tra l’altro, i segni di vernice sarebbero stati messi su pareti che non appartengono a persone infette.
La paura di contagi sembra aver avviato una sorta di “caccia alle streghe”, e tra le strade – ormai deserte – delle zone a rischio si respira paura e terrore che porta gli uomini a porsi l’uno contro l’altro. In seguito all’emanazione del decreto – riferisce Tgcom24 – è stato avviato un rafforzamento al presidio al piano di cinturazione delle zone individuate come focolaio di contagio. I punti a rischio sono passati da 15 a 35 e anche l’esercito è arrivato per presidiare i comuni di Codogno, Casalpusterlendo e Castiglione d’Adda. Quanto ai Carabinieri, 142 sono gli agenti in più arrivati come rinforzo rispetto a quelli già presenti sul territorio. Si tratterebbe tuttavia “solo” di vandalismo, antecedente al propagarsi dell’epidemia.
Reale resta l’emergenza a Castiglione d’Adda,scrive il Giorno, dove sono quindici i morti per Coronavirus in pochi giorni e circa un centinaio di contagiati: “Ci sentiamo soli, aiutateci” ha detto il sindaco Costantino Pesatori: “In paese ci sono stati troppi morti e si registrano parecchi infetti non curati adeguatamente, aiutateci piuttosto con medici dell’Esercito“.
Fonte: Il Tempo, Tgcom24, Il Giorno, Blitz Tv
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