Coronavirus, il premier Conte: “Tenete almeno un metro e mezzo di distanza”

Dopo la sospensione dei tributi per i cittadini delle zone rosse, il Governo ha varato nuove misure per far fronte all’emergenza Coronavirus.

Conte decreto emergenza - Leggilo

L’Esecutivo guidato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha approvato il Decreto Emergenza per far fronte all’epidemia del Coronavirus nel nostro Paese. Nella giornata di ieri, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri aveva anticipato le proposte del suo Dicastero per fronte all’emergenza che sta ormai allarmando l’Italia, oltre che il mondo interno. Misure che, essenzialmente, prevedono la sospensione dei tributi e dei versamenti dei cittadini, dalle bollette ai pagamenti Rc Auto sino al 30 aprile. Come spiega Repubblica, il Governo ha disciplinato anche gli eventi di massa e l’affluenza negli esercizi commerciali al fine di evitare il propagarsi dell’epidemia.

Attualmente, l’Italia risulta divisa in tre macro zone. La zona rossa, in Lombardia, coincide con i Comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini e in Veneto il comune di Vò Euganeo. La zona gialla, con un rischio minore, comprende invece l’Emilia Romagna, la Lombardia, il Veneto, le province di Pesaro e Urbino e Savona. La terza zona coincide con la restante parte del territorio nazionale. Nello specifico, nella zona rossa – epicentro dei focolai italiani – saranno applicate le restrizioni più importanti: oltre alla conferma delle misure di contenimento e di quarantena (divieto di entrata e di uscita nei Comuni interessati), è stato stabilito il blocco alle manifestazione sportive; la proroga della chiusura delle scuole; la sospensione dell’attività dei pubblici uffici e delle procedure concorsuali. Sospesi anche i trasporti pubblici, le attività di impresa e le attività commerciali, salvo quelle svolgono pubblica utilità (ad esempio i supermercati o le farmacie private). Anche nella zona gialla sospese le attività scolastiche, mentre quelle sportive potranno essere organizzate ma a porte chiuse.

Come spiega Tgcom24, si introduce una sorta di regola “droplet”, per evitare luoghi affollati: si dovrà tenere almeno un metro di distanza tra le persone in bar, ristoranti, musei, chiese e locali commerciali. Ad ogni modo tutte le entrate in questi luoghi saranno soggette a restrizione di un numero massimo, calcolato in base allo spazio a disposizione. Su tutto il territorio nazionale invece, previste misure straordinarie di sanificazione dei locali pubblici e dei mezzi di trasporto. Stop alle gite scolastiche sino al 15 marzo e misure di prevenzione verranno affisse in tutti i locali pubblici e privati.

Tali provvedimenti non possono essere revocati dai Sindaci. Lo esplicita chiaramente la norma – informa Ansa – che recita: “Successivamente l’adozione delle misure statali di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 non possano essere adottate e sono inefficaci le ordinanze sindacali contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali”.

Fonte: Repubblica, Tgcom24, Ansa

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