La scrittrice, ospite di Daria Bignardi su Nove, ha parlato del nuovo coronavirus che ha colpito il nostro Paese con queste parole, generando aspre polemiche.
Michela Murgia, scrittrice e conduttrice radiofonica, è al centro delle polemiche per le parole dette durante la scorsa puntata de “L’Assedio”, condotto da Daria Bignardi su Nove. Come racconta Il Giornale, Murgia, mentre si parlava del Coronavirus ed in particolare dei devastanti effetti economici che ha avuto nelle Regioni colpite, ha detto: “Se il risultato è la vivibilità delle strade, io ci metterei la firma. Può durare un altro po’ questo virus?”. In studio si parlava dei treni vuoti e della paura delle persone a ritornare lentamente alla vita di sempre. Una battuta infelice che generato imbarazzo nello studio. Non è la prima volta che le parole pronunciate da Daria Bignardi da parte di Murgia scatenino polemiche. Mesi fa aveva criticato aspramente l’Onorevole e leader di Fratelli D’Italia, Giorgia Meloni. Alla scrittrice sarda era stato chiesto di commentare un breve spezzone dell’intervento fatto da Meloni sul palco della manifestazione del Centrodestra a Piazza San Giovanni a Roma, dello 19 ottobre scorso. Giorgia Meloni aveva sostenuto dal palco che vi fosse la necessità di difendere le tradizioni cristiane, a suo dire insite anche nella cultura popolare italiana, come il crocifisso o il presepe. Ed aveva invitato, chiunque non fosse d’accordo con la protezione di tali simboli religiosi, ad andare in Paese islamico per tastare quanto sia difficile per un cristiano professare la sua fede in quei territori. Michela Murgia, accusò la leader di Fratelli D’Italia, di strumentalizzare i simboli religiosi al solo ed unico scopo di dividere, snaturandoli della loro vera essenza religiosa: “Quando lei nomina il crocifisso e il presepe è chiaro che non fa riferimento a dei valori evangelici ma a dei marcatori culturali che lei usa come dei corpi contundenti. E lo dico da cristiana”. E continuò: “Questa è una donna che nella sua vita personale ha fatto delle scelte che certamente non sono congruenti con l’idea di famiglia cristiana che lei sembra voler difendere”. Concludendo con: “Non gliene chiedo conto, perchè io credo che ciascuno debba essere libero di vivere la vita come vuole. Ma quando tu vuoi imporre agli altri un modella di vita che tu stessa non rispetti capisci che un pò il cortocircuito si sente”.
Fonte: Repubblica, Il Giornale
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