Sul Coronavirus interviene anche Francesco Boccia, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, il quale sottolinea l’importanza di una linea condivisa tra Stato e Regioni.
Uno dei tanti problemi che il Covid 19 ha sollevato è l’intricato rapporto tra Stato e Regioni. Laddove alcuni pensano che in situazioni di emergenza come questa il potere delle Regioni vada rafforzato, altri pensano esattamente il contrario. Nei giorni scorsi ha fatto discutere la proposta del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di “contrarre i poteri delle Regioni”. Come riportava la Repubblica, il premier sosteneva che la sanità su base regionale non sia in grado di gestire le emergenze.
Queste dichiarazioni non sono state bene accolte da Attilio Fontana, Governatore della Lombardia, sede dell’attuale focolaio del Covid 19. Alcuni esponenti politici, d’altro canto, hanno rimarcato in questi giorni quella che, secondo loro, è l’inadeguatezza del Governo giallorosso che non avrebbe saputo far fronte adeguatamente a questa emergenza.
Il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia ritiene, invece, che i poteri dello Stato vadano rafforzati proprio durante le emergenze affinché vi sia più uniformità e sintonia possibile tra comparti dello Stato, altrimenti il Paese diventa una specie di “Arlecchino”. “Quando c’è un’emergenza come questa si risponde “Signor sì” e si obbedisce allo Stato“. Queste sono state le parole del Ministro Boccia ai microfoni di Fanpage. Il Governo – spiega il ministro – aveva stabilito che non venissero chiuse le scuole né gli uffici pubblici. Tanto più in Regioni non vi era alcuna emergenza, Regioni non solo in cui non si erano registrati casi di contagio ma che erano pure distanti dai cosiddetti “focolai”. Ma c’è stato chi, invece, ha scelto di agire di testa propria e di agire autonomamente. Nello specifico il ministro Boccia ha accusato il Governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, di aver strumentalizzato il Coronavirus per fini politici: “Ha utilizzato un caso per costruire una narrazione politica sulla testa dei marchigiani“. E prosegue: “Ceriscioli ha preso in ostaggio i marchigiani”. Il ministro Francesco Boccia specifica che, salvo i casi eccezionali delle zone colpite da focolai come i comuni del Lodigiano, da lunedì 2 marzo tutto ripartirà e tornerà alla normalità e che le Regioni del Nord si uniformeranno alle ordinanze nazionali.
Fonte: Fanpage, Ansa, Repubblica