Il tragico incidente risale al 5 gennaio scorso: la giovane venne colpita in pieno dall’auto guidata da Jarrar Ayoub, sulla Tiburtina all’altezza di Aielli. Dopo 50 giorni il Tribunale di Avezzano ha concesso i domiciliari.
Sta facendo molto discutere la decisione del Tribunale di Avezzano di concedere gli arresti domiciliari per Jarrar Ayoub, 25enne di origine marocchina, che lo scorso 5 gennaio travolse e uccise la giovane Sara Sfroza. Una tragedia che sconvolse il piccolo Comune di Aielli, poco lontano da Avezzano, in Abruzzo, dove la giovane risiedeva. Sara, quel giorno, transitava al chilometro 126 della Tiburtina a Roma, tra Aielli e Celano, a bordo della sua Renault Twingo, intorno alle 17, quando l’auto guidata da Ayoub, un’Alfa Romeo 159, dopo un sorpasso azzardato, invase la sua carreggiata colpendola in pieno. Nell’auto con Sara c’era il fidanzato Alessio Vergari, 31enne, che rimase gravemente ferito, riportando un trauma celebrale. Come spiega Il Corriere della Sera, Ayoub, risultò positivo ai test di alcol e droga. Il ragazzo aveva infatti nel sangue tracce di cocaina e alcol ben superiori alla media. Per Sara furono inutili i soccorsi, la ragazza morì poco dopo lo schianto. A soccorrerla, furono lo zio, vigile del fuoco quel giorno in servizio e sua moglie, che aveva appena finito il suo turno in ospedale. Sara lavorava come estetista nel negozio del fidanzato Andrea, che è un parrucchiere, ed erano molto conosciuti nel piccolo paese di Aielli. Ayoub, accusato di omicidio stradale, aveva già ricevuto un decreto di espulsione, che però era stato impugnato dinanzi alla Cassazione, ed era dunque in attesa della decisione della Suprema Corte. Aveva già precedenti per droga. Dopo 50 giorni ecco la notizia che travolge ancora una volta la famiglia Sforza. Come racconta Il Messaggero, il giudice Carla Mastelli del Tribunale di Avezzano ha accolto richiesta di scarcerazione con attenuazione della misura cautelare presentata dal legale di Ayoub, Leonardo Casciere, concedendo gli arresti domiciliari. Resta l’accusa di omicidio stradale e le aggravanti, ma la notizia ha scosso la comunità del Comune di Aielli. Si attendono le motivazioni della sentenza, che verranno depositate a breve.
Fonte: Il Corriere della Sera, Il Messaggero