L’onorevole Vittorio Sgarbi interviene in merito al Coronavirus. Sgarbi accusa il Governo giallorosso di essere caduto nel tranello di Matteo Salvini e di fermare il Paese per un’emergenza che è tutta una finzione.
Il Coronavirus sta scatenando non solo panico tra i cittadini ma anche forti polemiche in Parlamento. Nei giorni scorsi abbiamo assistito a pareri contrastanti da parte degli stessi esperti in materia. Da un lato il virologo Roberto Burioni parla di un rischio molto pericoloso per la specie umana. Dall’altro lato la virologa dell’ospedale Sacco di Milano, Maria Rita Gismondo, lo ha definito “poco più di un’influenza“. E questo schieramento bipolare si è riflettuto anche nel mondo politico. I Governatori del Nord i più prudenti. Attilio Fontana in Lombardia ha sottoposto a regime di quarantena i comuni del Lodigiano e a semi quarantena tutti gli altri comuni della Regione. E anche le altre Regioni si stanno adeguando facendo chiudere scuole, teatri, cinema, centri sportivi. Una voce contro corrente si è sollevata alla camera dei Deputati: Vittorio Sgarbi, famoso critico dell’Arte e deputato del gruppo misto. Sgarbi – come mostra un video della Repubblica – ha asserito che l’emergenza è tutta una finzione, un’emergenza inesistente, un “tranello di Salvini” in cui tutti gli altri sono caduti. In pratica – a detta di Sgarbi – il Governo giallorosso, per non dimostrarsi meno cauto delle regioni a trazione leghista, vorrebbe far votare provvedimenti che lui ritiene assurdi. “Stiamo votando provvedimenti voluti da un presidente nato dal nulla che deve dimostrare di essere più bravo di Attilio Fontana e Luca Zaia“. Nella fattispecie l’onorevole Sgarbi ritiene assurda la chiusura di centri in cui si fruisce la cultura come i musei, i teatri, i cinema. Tale chiusura comporta, infatti, un’ingente perdita a livello economico per chi vi lavora e una grossa diminuzione dei flussi di turisti che visitano le maggiori città italiane anche perché attratte dalle numerose mostre artistiche che sono sempre in programma. A dimostrazione della finzione dell’emergenza che – a detta di Vittorio Sgarbi – non esiste, il deputato porta come esempio la Toscana Governata da Enrico Rossi. “La più grande comunità di cinesi non è a Codogno ma a Prato. Eppure il “comunista” Rossi è riuscito ad evitare l’epidemia mettendo 1500 cinesi in un albergo sorvegliati. Voi con questi decreti state rincorrendo Salvini, siete caduti ancora una volta nel suo tranello“. La Regione Toscana, infatti, ad oggi, ancora non ha previsto alcuna quarantena pur essendo stato riscontrato un caso di contagio anche lì.
E L’onorevole Sgarbi, con il solito linguaggio senza fronzoli e senza perbenismi con cui lo conosciamo, ha lanciato una provocazione che ha provocato diverse proteste. Come riferisce Dire, il critico dell’Arte ha tirato in ballo il caso di un uomo molto anziano deceduto dopo aver contratto il Coronavirus e ha asserito: “Voi state bloccando il Paese perché un vecchio di 88 anni è morto d’influenza”.
Fonte: Repubblica, Dire
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