Il Professore del San Raffaele di Milano ha risposto in maniera dura alla collega Gismondo, dell’Ospedale Sacco, sulla reale gravità del nuovo Coronavirus.
Roberto Burioni, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’Università Vita del San Raffaele di Milano, è intervenuto sul tema nuovo Coronavirus. In alcuni post Burioni ha paragonato la mortalità potenziale del Covid-19 a quella dell’influenza spagnola, che tra il 1918 e il 1920 fece milioni di vittime in tutto il mondo.
Comunicate al medico che dice “la mortalità è bassa, il 2-3%” che questa è stata la mortalità dell’influenza spagnola che ha fatto molte decine di milioni di morti. Fonte:CDC pic.twitter.com/zoPyQTcznh
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) January 24, 2020
Il noto virologo, che aveva già criticato poco tempo fa l’Esecutivo per le misure adottate per prevenire e contenere l’epidemia nel nostro Paese, ha risposto alla collega Maria Rita Gismondo. La dottoressa, Direttore responsabile del laboratorio di Macrobiologia Clinica, Virologia e Diagnostica Bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano, dove arrivano i tamponi delle analisi effettuati sui residenti delle zone lombarde del contagio, Codogno e provincia di Lodi, come riporta Il Sole 24 Ore, aveva invitato alla calma ed a non ingigantire il problema. Su Facebook, in un post poi rimosso, Gismondo scriveva: “A me sembra una follia. Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale. Non è così”. E ancora: “Il nostro laboratorio ha sfornato esami tutta la notte. In continuazione arrivano campioni. Leggete. Non è pandemia. Durante la scorsa settimana la mortalità per influenza è stata di 217 decessi al giorno. Per Coronavirus 1″.
A stretto giro è arrivata la risposta di Burioni che, attraverso il sito scientifico da lui creato “Medical Fact”, analizza le parole della collega, allegando un grafico dati fornito dall’Istituto Superiore della Sanità: “Ecco i 217 morti al giorno per influenza. Ecco da dove se li è inventati. Non sono quelli per influenza, sono quelli totali in 19 città che vengono paragonati con quelli dell’anno precedente. Lei era stanca e ha sbagliato (capita, siamo tutti sotto pressione immane) ma i giornali hanno riportato senza controllare. Ci vuole maggiore attenzione”.
Come aggiunge Repubblica, nella diatriba si è inserita la virologa Ilaria Capua, dirigente dell’One Health Center of Excellence della University of Florida, che ospite di “In 1/2 ora” condotto da Lucia Annunziata, cerca di spiegare meglio il perchè di questa disparità di vedute e sulla reale portata del fenomeno: “L’Italia sta vivendo una situazione più critica perchè sta cercando i casi più attivamente di altri. Questa è una sindrome simil-influenzale causata da Coronavirus che potrebbe durare fino a primavera inoltrata o prima dell’estate”. E conclude: “Evitiamo che girino notizie stupide che spaventano le persone più fragili. Quando avremo test diagnostici applicati in tutta Europa avremo più risposte. Sono convinta che farà il giro del mondo in breve tempo, ma diventerà sempre più debole”.
https://www.facebook.com/robertoburioniMD/posts/3249201341971693
Fonte: Repubblica, Il Sole 24 Ore