La giornalista e conduttrice Rita Dalla Chiesa chiede di rendere pubblici i nomi delle persone contagiate da coronavirus per evitare ulteriore diffusione.
La situazione Coronavirus in Italia si fa sempre più allarmante. Nove comuni del Lodigiano sono stati sottoposti a quarantena. A Milano scuole chiuse, centri sportivi chiusi e Messe sospese fino a data da definirsi. Supermercati svuotati da persone in preda al panico. Flaconi di disinfettante e mascherine esaurite in tutte le farmacie lombarde e vendute sul web a prezzi esorbitanti. E, soprattutto, 7 decessi nel giro di pochi giorni. Il virus proveniente dalla Cina si sta diffondendo a macchia d’olio. Come ha spiegato il virologo Roberto Burioni a Open i casi di contagio aumenteranno ancora. Sarebbe stata necessaria la quarantena fin da gennaio, dai primi rientri dalla Cina dopo i festeggiamenti per il capodanno. Come il virologo aveva chiesto. E come anche i Governatori del veneto, Luca Zaia, e del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, avevano chiesto. Ma così non è avvenuto e, ad oggi, siamo inermi di fronte ad un virus contro cui il corpo umano non ha anticorpi. Sulla questione è intervenuta anche la giornalista e conduttrice televisiva Rita Dalla Chiesa la quale – attraverso un post su Twitter – ha lanciato un appello: rendere pubblici i nomi delle persone contagiate. Ciò violerà sicuramente il diritto alla privacy ma sarebbe l’unico modo sicuro per cercare di limitare, quantomeno, un’ulteriore diffusione. Infatti ci sono persone che possono essere entrate in contatto con soggetti contagiati e possono aver anch’essi, a loro volta, contratto il coronavirus ed esserne all’oscuro. Il virus in moltissimi casi, infatti, è asintomatico e proprio per questo si diffonde così rapidamente.
E la situazione italiana potrebbe essere resa ancor più critica dagli sbarchi di migranti provenienti dal continente africano. Infatti la situazione dell’Arica è decisamente critica. Il continente ha intensi scambi commerciali con la Cina. E’ già stato rilevato un caso di contagio in Egitto e a causa dell’arretratezza del sistema sanitario africano il virus potrebbe dilagare davvero in poco tempo. La virologa Ilaria Capua invita, tuttavia, a non lasciarsi trasportare dal panico perché – a suo dire – il coronavirus non entrerà in Italia con i migranti a bordo dei barconi.
Fonte: Open, Rita Dalla Chiesa Twitter
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