Coronavirus, il ministro Paola De Micheli: “Salvini è uno sciacallo”

Botta e risposta tra l’esponente del PD e l’ex Ministro dell’Interno sui decessi e i nuovi casi di contagio di coronavirus nel nostro Paese.

De Micheli: "Salvini sul coronavirus si comporta da sciacallo" - Leggilo.org

Paola De Micheli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e Vice Segretario del Partito Democratico, ha attaccato pesantemente il leader della Lega Matteo Salvini. Il Segretario del Carroccio, nella giornata di ieri, ha annunciato che i Parlamentari ed i Consiglieri regionali toscani della Lega, hanno preparato un esposto-denuncia ai danni del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’Assessore alla Salute Pubblica Stefania Seccardi, per la mancata quarantena obbligatoria per i 2.500 cittadini cinesi residenti a Prato e Firenze di ritorno dalla Cina in questi giorni. Inoltre Salvini, sempre nella giornata di ieri, aveva invitato il Governo a chiudere e blindare porti e confini in vista dell’emergenza sanitaria. Come riporta Adnkronos, De Micheli ha accusato il Senatore leghista: “Salvini si sta veramente comportando da sciacallo. In momento come questo la politica dovrebbe essere unita. Chi come Salvini aspira ad avere un ruolo istituzionale di alto livello, dimostra proprio di non essere all’altezza, non solo per ragioni politiche”.

A stretto giro è arrivata via social la risposta di Salvini alle pesanti frasi del Ministro. Scrive l’ex Capo del Viminale: “Ma come si fa ad avere al Governo gente che dice queste sciocchezze, in un momento così grave e delicato per il nostro Paese? Ah già, per il PD anche il coronavirus è sempre colpa di Salvini”. Intanto, come riporta HuffingtonPost, il Ministero della Salute ha stabilito un ordinanza, della validità di tre mesi a partire da oggi. Nel documento si legge: “È fatto obbligo alle Autorità sanitarie territorialmente competenti di applicare la misura della quarantena con sorveglianza attiva, per giorni quattordici, agli individui che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva COVID-19”. E inoltre: “È fatto obbligo a tutti gli individui che, negli ultimi quattordici giorni, abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia, di comunicare tale circostanza. L’Autorità sanitaria provvederà all’adozione della misura della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva ovvero, in presenza di condizione ostative, di misure alternative di efficacia equivalente”.

Intanto, riferisce Askanews avrebbero dato esito positivo due nuovi casi di pazienti ricoverati presso l’ospedale di Piacenza.Si tratta con tutta evidenza di un contagio che ha origine nel Lodigiano: ad essere colpiti sono un paziente residente a Maleo, in provincia di Lodi e di un infermiere piacentino che presta servizio all’ospedale di Codogno, venuto in contatto con il primo paziente contagiato durante il proprio turno di lavoro nel nosocomio lombardo. L’ infermiere, che vive solo, si era messo in isolamento volontario in casa.

Fonte: Adnkronos, HuffingtonPost, Askanews

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