Il portavoce delle Sardine parla ai cronisti dell’agenda su cui il movimento sta lavorando da presentare al Premier. Primi incontri intanto nella Capitale con i Ministri dell’Esecutivo.
Il leader delle Sardine Mattia Santori, a Roma per la preparazione dei sit-in per chiedere la liberazione dello studente e attivista egiziano Patrik Zakyi, è tornato sul possibile incontro con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Anche se la data non è stata ancora fissata, le due parti sono al lavoro. Le Sardine sono pronte a presentare al Premier un’agenda da cui partire per iniziare il dialogo con l’Esecutivo. In realtà, già da qualche settimana, Santori e soci, sono in stretto contatto con alcuni Ministri, sponda PD, del Governo. Nei giorni scorsi è già avvenuto un incontro con il Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, e, come rivela lo stesso Santori ad Ansa, è previsto un incontro con il Ministro delle Autonomie Francesco Boccia. I due incontri non sono casuali: il congresso delle Sardine del 14 e 15 marzo a Scampia si avvicina e c’è la volontà del movimento di porsi come interlocutori delle richieste del Mezzogiorno con l’Esecutivo. Proprio domani Santori sarà a Napoli per incontrare gli attivisti del territorio per preparare al meglio l’evento. Ma la priorità delle Sardine, condizione quasi imprescindibile per l’inizio della collaborazione con l’Esecutivo, è l’abolizione dei Decreti Sicurezza approvati dallo scorso Governo Giallo-Verde e voluti dall’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini. E sarà proprio questa la richiesta che verrà fatta proprio al Presidente Conte, dal momento che le Sardine che hanno identificato i Decreti come: “Il vero problema del Paese”. Racconta Santori: “Con Conte stiamo cercando di coniugare le agende”. Una mossa, data la vicinanza del neo movimento al Partito Democratico, che potrebbe portare un’ulteriore screzio in una Maggioranza già molto instabile. Continua Santori: “Siamo vicini a chi ci invita per dialogare, non solo al Pd, siamo a disposizione di chi vuole avvicinare alla politica i cittadini”. E interrogato sul recente voto favorevole del Senato all’autorizzazione a procedere nei confronti proprio del leader della Lega per il Caso Gregoretti, come racconta Adnkronos, Santori risponde: “Giusto che Salvini vada a processo e, in tal modo, scopriremo quali sono le responsabilità”.
Fonte: Ansa, Adnkronos
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