Il leader d’Italia Viva Matteo Renzi accusa il Governo di comportarsi in modo populista. E ribadisce la sua contrarietà alla legge Bonafede sul blocco della Prescrizione.
Crescono di giorno in giorno le tensioni tra le forze di Governo. In particolare, negli ultimi giorni, il terreno di battaglia è la legge Bonafede sul blocco della Prescrizione dopo il primo grado di giudizio. Il più accanito detrattore di questa legge, fortemente voluta dai Cinque Stelle, è l’ex premier Matteo Renzi. Renzi, su questo punto, ha posizioni molto vicine a quelle dell’opposizione. Infatti, qualche giorno fa, il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, lo ha accusato di essere un estremista che, con il suo atteggiamento, fa solo un favore alla lega di Matteo Salvini. Il leader d’Italia Viva, mantenedo fede alle sue idee, ha disertato l’ultimo Consiglio dei Ministri. E, in una diretta sulla sua pagina Facebook, ha spiegato il perché. Nel breve video Matteo Renzi ha accusato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di comportarsi in modo populista e di prestare attenzione più ai sondaggi e ai consensi facili piuttosto che ai reali bisogni del paese. Renzi specifica che il Governo Conte bis è nato per assolvere a due compiti: impedire l’aumento dell’Iva e impedire a Matteo Salvini di salire al potere. Infatti – chiarisce l’ex premier – il rischio, a suo dire, era che Salvini potesse cambiare la Costituzione e far uscire l’Italia dall’Europa con una sorta di “Italexit”. Parole che, a molti, potrebbero suonare strane visto che fu proprio Renzi nel 2016 a indire un referendum per modificare la Costituzione. Referendum che gli costò la posizione di Presidente del Consiglio. “Ora che, unendoci nel secondo Governo Conte, abbiamo scongiurato il pericolo Salvini, è ora di concentrarci su cose serie e non su argomenti populisti come la giustizia”. Bloccare la prescrizione come vorrebbero gli alleati grillini, infatti, secondo il leader d’Italia Viva, sarebbe solo un argomento con cui salire nei sondaggi ma non porterebbe alcun vantaggio concreto agli italiani. Anzi, a suo dire sarebbe solo una forma di “giustizialismo”.
Le questioni più urgenti da affrontare, invece, sono – secondo Matteo Renzi – l’abolizione del Reddito di cittadinanza e di Quota 100, la forma di pre pensionamento varata dal precedente esecutivo gialloverde. “Noi chiediamo di chiuderla con le polemiche e di iniziare a lavorare sul serio. Per noi è più importante portare idee piuttosto che restare ancorati alle poltrone”. E, l’ex premier, ha fatto una chiara allusione alla facilità con la quale l’attuale premier è capace di cambiare alleanze per il suo tornaconto. Per tutta risposta il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte – riporta La Stampa – ha commentato: “Mi fido di Renzi? Io mi fido del nostro programma e di chi è disposto a lavorare insieme”
Fonte:La Stampa, Matteo Renzi Facebook
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