I Cinque Stelle, dopo quasi due anni, tornano in piazza per protestare. La protesta, questa volta, è rivolta ai vitalizi degli ex parlamentari. E alcuni esponenti accusano le Sardine di essersi già imborghesite.
Era dal 2018, dalle elezioni nazionali, che il Movimento Cinque Stelle non organizzava una manifestazione di piazza su larga scala per protestare contro qualcosa. Sabato 15 febbraio – come riporta Il Fatto Quotidiano – il movimento di Beppe Grillo è sceso in piazza Santi Apostoli a Roma per dire “no” ai vitalizi agli ex parlamentari. E, nonostante in questi due anni i consensi si siano praticamente dimezzati e diversi senatori abbiano abbandonato le fila dei grillini, secondo le prime stime la piazza era piena. Si parla di circa 4000 persone provenienti da tutta Italia. Il primo ad intervenire è stato l’ex capo del Movimento, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio il quale si è soffermato sull’amore del M5S per gli italiani e per l’onestà. Onestà per la quale i grillini stanno investendo molto – a loro dire- combattendo duramente anche per un’altra battaglia: quella sul blocco della prescrizione. E su quest’ultimo punto, per il quale l’ultimo Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, potrebbe giocarsi la stabilità del Governo. Infatti l’ex premier Matteo Renzi si è detto più volte pronto ad aprire la crisi. E, infatti, il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico d’Incà, ha puntualizzato: “Oggi siamo qui non in quanto esponenti del Governo ma unicamente in quanto Movimento Cinque Stelle. Ma non c’è da preoccuparsi, Il Governo durerà fino al 2023”. Tuttavia il Ministro ha anche specificato che le alleanze vanno valutate e non fatte a prescindere con chiunque pur di restare al Governo.
E mentre i grillini protestano contro i vitalizi e si preparano al referendum del 29 marzo per il taglio dei parlamentari, Il leader delle sardine, il bolognese Mattia Santori – intervistato dalla Repubblica – ha definito strumentale scendere in piazza contro i vitalizi. E ha proseguito:”E’ evidente che i Cinque Stelle sono terrorizzati da noi Sardine. Ma invece di pensare a noi dovrebbero pensare a smantellare quei vergognosi Decreti sicurezza che pure loro hanno votato”. Una critica che segue di pochi giorni l’intervista alla Stampa, da parte dello stesso Santori che bollava come risibile l’iniziativa del M5S che manifesta pur essendo al Governo. Non si è fatta attendere la risposta di alcuni esponenti grillini: “Le sardine ormai si sono imborghesite, si sono trasformate in caviale. Ormai vanno in giro con i Benetton“. Queste sono state le parole di Stefano Buffagni, viceministro dello Sviluppo Economico. Sembrano ormai lontani, molto lontani, i tempi in cui il pentastellato Di Maio profilava l’ipotesi di lavorare insieme alle Sardine su alcune idee comuni.
Fonte: Il Fatto Quotidiano, Repubblica, La Stampa