La Cassazione: “L’audio dell’incontro in Russia all’hotel Metropol è utilizzabile”

Depositate le motivazioni con cui i giudici di Milano hanno respinto il ricorso della difesa di Gianluca Savoini, ex portavoce di Matteo Salvini e referente dell’associazione Lombardia-Russia, contro l’audio registrato dal giornalista Stefano Vergini.

Caso presunti fondi russi alla Lega, respinto ricorso Savoini su audio Metropoli - Leggilo.org

La Sesta Sezione Penale della Cassazione ha depositato le motivazioni con cui lo scorso 17 dicembre, i giudici, hanno respinto il ricorso di Gianluca Savoini contro l’utilizzo di un file audio registrato nella hall dell’hotel Metropol di Mosca, nell’ambito delle indagine sui presunti fondi russi per finanziare la Lega. Savoini, ex portavoce di Matteo Salvini e referente dell’associazione Lombardia-Russia, è attualmente indagato per corruzione internazionale. La difesa di Savoini aveva presentato ricorso contro il sequestro di due cellulari, documenti vari e alcune chiavette usb, che contenevano l’audio, non utilizzabile per gli avvocati di Savoini, dal momento che costituisce una captazione illecita e anonima inutilizzabile. L’audio è stato consegnato alla Procura dal giornalista Stefano Vergini, che si avvalso del segreto professionale della fonte, e riproduce una conversazione di Savoini, Francesco Vannucci e Gianluca Meranda e alcuni funzionari russi. Come riporta Adnkronos, per la Cassazione l’audio è legittimo da momento che: “La registrazione acquisita un accadimento della realtà e rimanda al contenuto dichiarativo di soggetti precisamente individuati e legittima le indagini del pubblico ministero per verificare la portata e la sussistenza della ‘notitia criminis'”. Come aggiunge Repubblica, per la Corte: “Non sono condivisibili le osservazioni della difesa sulla possibilità di costringere Vergini a rivelare la fonte della registrazione, trattandosi di procedimento azionabile, qualora la notizia rilevante ai fini della prova, solo nel processo”. Nella documentazione vengono riportate le parole del Tribunale dei Riesame di Milano, riguardo alla famosa registrazione: “La conversazione registrata ha ad oggetto un accordo illecito per la retrocessione di importanti somme di denaro a favore del partito politico Lega e dei funzionari russi, coinvolti nella trattativa della vendita di prodotti petroliferi”. Un’ulteriore grana per il leader della Lega, nei giorni scorsi mandato a processo dopo il voto favorevole del Senato all’autorizzazione a procedere richiesta dal Tribunale dei Ministri.

 

Fonte: Adnkronos, Repubblica

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