Alessandro Benetton prende le distanze dalle parole del fotografo Oliviero Toscani sul crollo del ponte Morandi. Il fotografo sostiene che le sue parole siano state strumentalizzate dai giornalisti.
Durante un’intervista alla trasmissione “Un giorno da pecora”, in onda su Radio 1, il fotografo Oliviero Toscani se ne è uscito con una frase davvero infelice riguardo al crollo del ponte Morandi di Genova: “A chi volete che importi del crollo di un ponte“. Questo ha suscitato l’immediato sdegno delle famiglie delle 43 vittime che, il 14 agosto 2018, persero tragicamente la vita su quel ponte. Infatti – a nome di tutti i parenti – è intervenuta Egle Possetti, presidente del comitanto Ricordo vittime del Morandi. La signora Possetti, che ha perso una sorella e due nipoti in quella tragedia, ha ricordato a Oliviero Toscani che ci sono persone che quel 14 agosto hanno perso tutto. A risentirsi non solo i congiunti delle vittime ma tutta la comunità ligure tra cui il Governatore della regione Giovanni Toti e il sindaco di Genova Roberto Bucci i quali hanno lanciato sui social la campagna “A noi importa“. Alessandro Benetton – riferisce Il Secolo XIX – si è affrettato a prendere le distanze dalle parole del fotograf: “Ho scelto quasi 30 anni fa di essere un imprenditore autonomo dalla mia famiglia. In questo caso mi dissocio totalmente da Oliviero Toscani” – ha commentato l’imprenditore. Toscani, bersagliato su tutti i fronti e abbandonato anche dai Benetton, è presto tornato sui suoi passi e ha chiesto scusa. Queste sono state le sue parole raccolte dalla Repubblica: “Mi scuso. Anzi mi vergogno anche nello scusarmi. Sono distrutto umanamente per ciò che ho detto. Tuttavia c’è stata anche molta strumentalizzazione da parte dei giornalisti che, ormai sono diventati dei teleidiotizzati che cercano solo di fare audience”. Il fotografo spiega che è stato volutamente provocato ed esasperato nel corso dell’intervista radiofonica. Infatti lui – a suo dire – era lì per parlare dell’ associazione culturale Fabrica da lui gestita e sponsorizzata da Benetton. E di un evento organizzato a cui erano state invitate anche le Sardine che Toscani definisce “Il movimento più geniale del momento”. Dunque – prosegue – era invitato in radio per parlare della comunicazione del futuro e non del ponte Morandi. Per questa ragione – ribadisce – avrebbe perso la pazienza e pronunciato quella tremenda frase. Infine conclude : “Pensi che quel giorno su quel ponte ci sarei dovuto passare anche io per andare in Francia“.
Fonte: Repubblica, Il Secolo XIX
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