Andrea Marcucci, capogruppo del PD a Palazzo Madama, ha parlato in una lunga intervista dei nodi da risolvere per il Governo giallo-rosso: prescrizione e revoca della licenze autostradali su tutti. Nella Maggioranza intanto si cerca un compromesso mentre Matteo Renzi alza il livello dello scontro.
La modifica della prescrizione contenuta nella cosiddetta Riforma Bonafede è al centro del dibattito politico odierno. Nella giornata di ieri, il leader di Italia Viva Matteo Renzi, ha lanciato un pesantissimo ultimatum agli alleati della Maggioranza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Come racconta Il Fatto Quotidiano, l’ex Premier, che con i suoi aveva votato a favore dell’emendamento presentato dal responsabile giustizia di Forza Italia Enrico Costa, che prevedeva la sospensione delle modifiche per la prescrizione, ha minacciato di far mancare il sostegno in Aula al Guardasigilli Alfonso Bonafede. Spiega Renzi: “In Parlamento Italia Viva voterà contro la follia che avete fatto sulla prescrizione e senza di noi non avete i numeri in Senato e forse neanche alla Camera. A Bonafede dico: fermati finchè sei in tempo”. A stretto giro è poi arrivata la risposta del Ministro Alfonso Bonafede: “Non accetto ricatti e minacce da nessuno. Qualcuno dovrebbe semplicemente rendersi conto di non essere più al governo con Alfano e Verdini”. Un attacco che ha messo in grossa difficoltà anche il Partito Democratico che, pur non sposando in toto la riforma, ha sempre sperato di poterla modificare in corso d’opera. In tal senso si inserisce la modifica avanzata dal Premier Conte che prevede lo stop della prescrizione dopo il primo grado solo per i condannati. Ma ora che Renzi ha annunciato che non ci sono i numeri in Senato per l’approvazione, ecco che il livello dello scontro nella Maggioranza ha raggiunto il suo apice. Stamane il capogruppo del Partito Democratico al Senato Andrea Marcucci, dalle colonne de Il Corriere della Sera, invita, con toni più sobri ma pur sempre decisi, il Ministro Bonafede a prendere tempo e a non forzare la mano, considerando anche le critiche che arrivano dai giuristi sulla riforma. Nei giorni scorsi l’ex Pm Nordio, ad esempio, ha sollevato gravi dubbi di incostituzionalità della Riforma. Spiega il Senatore dem: “Bisogna che il ministro Bonafede prenda atto che nel Paese c’è un fronte molto ampio che nutre una grandissima preoccupazione rispetto alla riforma. Sani questa vicenda e permetta un quadro normativo di maggiore garanzia per tutti perché quella riforma è sbagliata”. Parole che potrebbero far indispettire e non poco il Ministro Bonafede, recentemente nominato capo delegazione al Governo deel M5S. Poi il discorso si sposta su un altro terreno di scontro: la revoca delle licenze autostradali ad Autostrade Spa. Racconta Marcucci: “Su questo gli approfondimenti sono ancora in corso. Devono essere tolte le concessioni a chi ha delle responsabilità di omissione e di non mantenimento degli impegni. Non si può dire vanno revocate o non vanno revocate in maniera ideologica”. E chiosa: “Ora bisogna cambiare passo, l’obiettivo di tutti deve essere la crescita del Paese”. E qui il senatore non rinuncia alla stoccata di rito contro il leader della Lega: “Questo governo è nato a settembre e fino al 31 dicembre è stato obbligato a occuparsi della legge di Bilancio per il disastro che hanno fatto i nostri predecessori, soprattutto Salvini. Dovevamo mettere in sicurezza il Paese. Impedire l’aumento dell’Iva era una priorità. Dopodiché è vero che ora bisogna cambiare passo, l’obiettivo di tutti deve essere la crescita del Paese”
Fonte: Il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano
Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…
Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…
Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…
Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…
Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…
Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…