Alla vigilia del Festival di Sanremo, il rapper Junior Cally ha voluto rigettate tutte le accuse arrivate per i suoi testi ritenuti aggressivi. Accusato di essere misogino e violento da più parti, il concorrente del prossimo Festival è stato difeso dal direttore artistico Amadeus.
Junior Cally non ci sta e ha deciso di difendersi dagli attacchi proprio il giorno del via del 79° Festival di Sanremo. In una lunga intervista rilasciata a Leggo, ha accusato il clima d’odio crescente nei suoi confronti, alimentato, a suo dire, anche da una nutrita schiera di politici. Il leader della Lega Matteo Salvini infatti, qualche settimana fa, aveva già commentato la presenza del rapper al Teatro Ariston, come riporta Agi, con queste parole: “Ha scritto una canzone due anni fa in cui parlava di una ragazza picchiata, violentata, stuprata. Questo cretinetto va a Sanremo vi pare normale?”. Salvini si riferisce al testo di “Strega”, criticato e ritenuto violento. Nella giornata di ieri anche la capogruppo di Italia Viva alla Camera, Maria Elena Boschi, ha attaccato pesantemente il rapper romano. Come riporta Il Tempo, Boschi ospite di Massimo Giletti a “Non è l’Arena”, si è schierata dalla parte di coloro che avrebbero preferito, alla luce delle polemiche, una sospensione del rapper: “Sono parole che faranno male a chi ha subito una violenza e sono vergognose. La cosa peggiore è che non ha mai chiesto scusa. Non si sarebbe dovuto permettere di dire quelle cose”.
Per il rapper invece, tutta la polemica è stato solo un atto di strumentalizzazione. Junior Cally, al secolo Antonio Signore commenta, a proposito di Salvini: “Io sono un cantante, non sono un politico. Lui è un pesce grosso quindi non credo di rispondere ai suoi attacchi” e aggiunge riguardo al clamore mediatico per i versi della sua canzone: “Mi fa strano che nessuno abbia detto niente sulla mia presenza fino a quando non è stata resa nota quella parte di testo” quella che fa accenno al leader della Lega – sottolinea Open – “Non posso dire che si sia scatenato tutto per questo motivo, ma certo mi viene da pensarlo“.
“Sono stato sbattuto in prima pagina, mi hanno dipinto come un violento, è assurdo. In quella canzone dico l’esatto contrario, ma questo è quello che ha capito l’italiano medio”. Il rapper si ritiene vittima dell’odio della rete e di quanti non avrebbero capito i suoi testi. Un odio che ha colpito anche la sua famiglia: “Mi hanno scritto cose terribili sui social. Hanno attaccato anche mia madre e la mia fidanzata Valentina. Non è accettabile”. Cally, ha poi parlato del brano che porterà a Sanremo, anticipando che si tratterà di un testo anti-populismo, dove si parlerà di Salvini e Matteo Renzi. Spiega il rapper: “Porterò un brano anti-populismo. Ho votato Cinque Stelle, ma me ne pento. Oggi Sardine tutta la vita”.
Fonte: Leggo, Il Tempo, Open, Junior Cally Youtube