Dopo la vittoria del Centrosinistra in Emilia Romagna, il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni ritiene sia importante che i partiti di Sinistra si alleino con il PD per sconfiggere la Lega di Matteo Salvini in tutta Italia.
I risultati in Emilia Romagna hanno dato luogo a differenti interpretazioni. C’è chi si è soffermato unicamente sulla vittoria del candidato di Centrosinistra Stefano Bonaccini. Chi ha sottolineato che il PD, pur avendo vinto la regione, è passato dal 44.5% al 34,5% dei consensi rispetto al 2014 mentre la Lega, pur avendo perso, è balzata dal 19% al 32%. Alcuni hanno applaudito al ritorno del bipolarismo e all’uscita di scena dei Cinque Stelle. Per il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, i risultati in Emilia Romagna hanno dimostrato, principalmente, una cosa: Matteo Salvini non è imbattibile. Fratoianni, in Emilia, ha partecipato con la lista “Emilia Romagna Coraggiosa” che sosteneva il Dem Stefano Bonaccini e che ha raggiunto il 4%. “Siamo stati noi a fare la differenza in Emilia. Senza la nostra lista civica forse Bonaccini non avrebbe vinto“. Scrive Nicola Fratoianni su Huffington Post. Secondo il deputato la vittoria di Bonaccini ha significato, automaticamente, la sconfitta di Salvini in quanto – a suo dire – il leader della Lega aveva caricato le regionali in Emilia di un significato nazionale. Aveva rubato la scena alla sua candidata, la senatrice Lucia Borgonzoni. E avrebbe voluto chiedere elezioni anticipate qualora il Centrodestra avesse vinto. Fratoianni ritiene che, ora più che mai, i partiti più a Sinistra, debbano unirsi al PD per sconfiggere il Centrodestra anche a livello nazionale: “Guardiamo in faccia la realtà: i partitelli di Sinistra in Emilia non hanno raggiunto nemmeno l’1%. Non è più tempo per quel tipo di Sinistra. In Puglia, ad esempio, sarebbe folle appoggiare ancora Emiliano! Se vogliamo battere Salvini dobbiamo aggregarci al PD e formare un nuovo partito progressista”. Queste le parole di Nicola Fratoianni in un’intervista a Il Manifesto. E il deputato specifica che sia indispensabile mettersi in campo con una “Coraggiosa” nazionale. Inoltra riconosce il contributo portato dal movimento delle Sardine le quali hanno rimesso l’accento sull’importanza della partecipazione e di andare a votare. Mentre non vede di buon occhio i soliti “nemici interni”: Matteo Renzi, che, dentro il PD si faceva portavoce dell’ala cattolica e moderata, così come i grillini, spesso ostili ai Dem nelle decisioni di Governo. “Nel 2017 i Cinque Stelle erano in ascesa e nel PD c’era Matteo Renzi. Ora non è più così, ora possiamo ripartire e dare una svolta decisamente più a sinistra al PD. Tra i Cinque Stelle chi vorrà potrà unirsi a noi, in fondo anche loro sono nati da ideali di Sinistra”.
Intanto annuncia che Sinistra italiana si appresta ad un congresso nazionale che si terrà il 15 febbraio. Sarà un congresso “aperto”, per discutere con le altre forze di Sinistra e Centrosinistra. Inoltre ci sarà l’elezione del nuovo segretario che potrebbe anche essere una donna questa volta.
Fonte: Il Manifesto, Huffington Post
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