Nella periferia di Bologna, su un muro, alcuni detrattori del capo del Carroccio hanno scritto: “Soprattutto spara a Salvini”. Il Presidente della Regione Stefano Bonaccini esprime la sua solidarietà all’avversario politico.
Qualche giorno dopo l’esito delle elezioni regionali in Emilia Romagna, concluse con la vittoria del Centrosinistra, su un muro della periferia di Bologna – riferisce la Repubblica – è apparsa la scritta: “Soprattutto spara a Salvini”. Frase chiaramente inaccettabile a prescindere da chi sia il bersaglio cui si rivolge. Questa espressione potrebbe essere ricondotta alla, ormai celebre, citofonata che il leader della Lega fece nel quartiere Pilastro situato proprio nella periferia del capoluogo emiliano. Qui – ricordiamo – martedì 21 gennaio, Matteo Salvini, su indicazione di una residente, si recò, accompagnato dalle forze dell’ordine, sotto il palazzo in cui risiede una famiglia tunisina di presunti spacciatori. Dopo aver citofonato, Salvini chiese all’uomo che rispose se era vero ciò che gli era stato riferito e, cioè, che da casa loro partiva tutto il giro di spaccio di droga del quartiere Pilastro. In seguito a questo evento alla donna che accompagnò Salvini fu distrutta l’automobile. E, probabilmente, l’incitamento a sparare al leader leghista potrebbe essere stato scatenato dal medesimo motivo. Anche se, tuttavia, ben prima di questo fatto, Matteo Salvini è stato diverse volte bersaglio. Qualche mese fa gli fu fatto recapitare un proiettile in una busta. E la scorsa estate, a Roma, durante la festa della Pignatta, fu appesa la sua testa, riprodotta su una sfera di cartone che, a turno, fu presa a bastonate dai presenti.
Il leader della Lega ha commentato su Twitter : “E poi dicono che siamo noi a diffondere odio!Ora voglio proprio vedere quanti di quelli che si dichiarano “anti odio” interverranno per condannare questo gesto”. Per il momento l’unico ad intervenire è stato il Governatore dell’Emilia, il Dem Stefano Bonaccini che ha espresso solidarietà all’avversario politico. Nessun commento, invece, da parte del leader delle Sardine, il bolognese Mattia Santori, sempre in campo contro l’odio, a suo dire. Nessuna condanna neppure dalla senatrice a vita Liliana Segre, promotrice di una commissione anti odio in Senato. Non è intervenuta neppure l’avvocato Cathy La Torre, ideatrice della campagna “Odiare: quanto ti costa”. L’avvocato Cathy La Torre è impeganata in una causa proprio contro Salvini, intentata dal presunto pusher del quartiere Pilastro.
Idioti all’opera a Bologna: “Soprattutto spara a Salvini”.
Però saremmo noi a seminare odio…
Mi aspetto la reazione indignata di tantissimi intellettuali di sinistra. Secondo voi quanti di loro diranno qualcosa a riguardo?
Fonte: Repubblica, Matteo Salvini Twitter