Il nuovo obiettivo del premier Conte: diventare il riferimento politico dei Cattolici

Il Presidente del Consiglio lavora ininterrottamente da settimane sul fronte Vaticano. Gli uomini vicino a Papa Bergoglio sono pronti a dialogare per l’apertura di un grande fronte cattolico democratico.

Conte cerca l'appoggio della Chiesa di Bergoglio: "Un grande fronte nuovo" - Leggilo.org

Nelle ultime settimane il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avuto numerosi incontri con esponenti di spicco della Curia e con uomini vicinissimi a Papa Bergoglio. Incontri che hanno attirato, e non poco, la curiosità di numerosi esperti di politica interna. Non è certo un caso che tali riunioni siano divenute più frequenti dopo la vittoria del Centrosinistra, ma soprattutto dopo la clamorosa debacle del Movimento 5 Stelle, in Emilia-Romagna. Il Premier sa benissimo che quel Movimento che lo aveva portato, e protetto nel tempo, a ricoprire quel ruolo non è più forte come nel 2018, anzi. Mantiene i numeri in Parlamento, ma ha perso la sua forza nella Maggioranza essendo costretto, per evitare imminenti elezioni, a non andare al braccio di ferro con il Partito Democratico. Come spiega Il Giornale, al Capo del Governo non restano che due alternative: sposare il nuovo progetto del Segretario Dem Nicola Zingaretti aperto ai movimenti civici e ambientalisti, cosa che però lo declasserebbe dopo aver ricoperto il ruolo di Premier per ben due volte nel giro di due anni; oppure un movimento nuovo che vada ad occupare quello spazio, dove rientrano i moderati e i cattolici democratici, a cui il nuovo Pd sembra non voler guardare. E potrebbe essere una mossa sorprendente, anche per contrastare il leader del Centrodestra Matteo Salvini su un campo dove sembrava che nessun altro potesse mettere le mani. Ma per farlo, Conte, deve inevitabilmente godere del sostegno e della spinta di una parte della Chiesa, quella che si rifà a Bergoglio e che guarda con sospetto al sostegno del Cardinale Camillo Ruini alle politiche di Matteo Salvini. In questi anni di Pontificato, Papa Francesco, ha spesso spinto i cattolici verso nuove posizioni: accoglienza, green economy, europeismo. E Conte, che al tempo del Governo Giallo-Verde rivendicava con orgoglio di essere un “populista”, oggi guarda con attenzione alle mosse del mondo cattolico democratico. Come scrive stamane La Stampa, il Premier ha partecipato al convegno della rivista dei gesuiti “Civiltà Cattolica” dal titolo: “Essere mediterranei. Fratelli e cittadini del Mare Nostro”. E meno di una settimana fa Conte era arrivato ad Assisi per la presentazione del manifesto “Per un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica”. Eventi di natura politica e culturale che lo hanno visto tra i banchi in prima fila insieme al Segretario di Stato Pietro Parolin. Lo stesso Segretario che è stato direttore di Villa Nazareth, il collegio universitario fondato dal cardinale Domenico Tardini, cattedrale del cattolicesimo democratico, che il Premier Conte ha frequentato da giovane.

Il direttore di “Civiltà Cattolica”, Padre Antonio Spadaro, uno degli uomini più vicini e ascoltati da Papa Francesco, non fa mai mancare un invito al Premier per gli eventi della nota rivista vaticana. Conte, che non ha perso la speranza di prendere in mano quei cavalli di battaglia che hanno reso tanto forte il Movimento 5 Stelle, deve usare attentamente le parole per non incrinare la già delicata situazione della Maggioranza. E così non si parla mai di fronte progressista, che potrebbe spaventare una parte del mondo cattolico ed irritare il Partito Democratico, e mai del ritorno del dualismo, resosi evidente nell’ultima tornata elettorale delle regionali, di Destra-Sinistra per non far alzare le barricate ai grillini. Il Premier infatti dichiara: “Concepisco questo spazio come aperto, inclusivo, oltre i recinti ideologici, percepito non come una camicia costrittiva, in cui si possa realizzare un’Italia più verde, più digitale, più equa e sostenibile”. Conte, insomma, mira all’investitura del ruolo di Anti-Salvini, colui che potrebbe guidare una grande coalizione a battere il Centrodestra. E può farlo solo se i cattolici sceglieranno la sua parte. Bergoglio permettendo.

 

Fonte: Il Giornale, La Stampa

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