I dati del Viminale confermano che la curva degli sbarchi è tornata a crescere. Gennaio 2020 registra un incremento del 700% delle partenze dalla Libia rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il 2019 si è chiuso con un apparente calo degli sbarchi. L'”apparente” è legato al fatto che , secondo i dati forniti dal Viminale, la decrescita è avvenuta solo nel periodo tra gennaio e agosto. Mentre a partire da settembre il trend è tornato a crescere. E la situazione va via via peggiorando nel 2020. Infatti – riferisce la Repubblica – gennaio 2020 ha registrato un aumento del 700% degli sbarchi di migranti provenienti dalla Libia rispetto a gennaio 2019. Dall’inizio del nuovo anno sono già sbarcati 1275 migranti contro i 202 dell’anno scorso. Lunedì 27 gennaio sono sbarcati a Taranto oltre 400 migranti, dopo 4 giorni di blocco in mare. E non è tutto. Infatti in queste ore, a largo del Mediterraneo, si trova la nave Ong spagnola Open Arms con a bordo 383 migranti. Sono già stati fatti evacuare alcuni immigrati con ferite infette da Coronavirus ma non si sa se ce ne sono altri ancora a bordo. La nave sta chiedendo un porto sicuro. Le partenze dalle coste libiche sono tornate a crescere. Si ipotizza che potrebbe essere una strategia della Libia per indurre l’Italia a riconfermare per altri 3 anni il memorandum sottoscritto nel 2017 dall’allora Ministro dell’Interno Marco Minniti.
In base a questo patto tra Italia e Libia, la guardia costiera libica, dietro lauti finanziamenti da parte del Governo Italiano, si occuperebbe di recuperare in mare i migranti che cercano di raggiungere l’Italia con imbarcazioni clandestine. Un modo, dunque, per diminuire le partenze e gli sbarchi. Ma anche per ridurre il numero dei morti in mare. Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, tuttavia, si è sempre mostrata scettica verso il Memorandum con la Libia. Infatti ha ribadito più volte che, a suo parere, i centri libici dovrebbero essere chiusi e che, anzi, bisognerebbe incentivare le partenze verso le coste italiane. A tal proposito qualche mese fa ha indetto bandi per finanziare le Ong. E sulla stessa lunghezza d’onda anche i magistrati di Agrigento. I pm infatti – come riferisce Huffington Post – hanno chiesto di archiviare l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per il comandante e il capo missione della Mare Jonio, la nave Ong che a marzo 2019, trasgredendo un divieto del Viminale, entrò in acque italiane. Tra i pm si distingue Luigi Patronaggio, lo stesso che, andando contro le direttive del Ministero dell’Interno, fece sbarcare la Sea Watch.
Fonte: Repubblica, Huffington Post