L’ ex esponente Dem Massimo D’Alema accusa il leader della Lega Matteo Salvini di aver messo in atto politiche simili a quelle del fascismo accentuate dalla citofonata che ha fatto nella periferia bolognese.
“Salvini? E’ pericoloso più per quello che ha già fatto che per quello che farà. Ha creato falsi allarmismi, ha convinto il popolo che siamo invasi dagli immigrati. Tutte sciocchezze!”. Queste – riferisce Dire – sono state le parole dell’ex Dem Massimo D’Alema nel corso del dibattito sulla caduta del muro di Berlino: “Trent’anni dalla caduta del muro. Le promesse mancate della democrazia”. E l’ultimo segnale che dovrebbe metterci tutti in guardia dal capo del Carroccio, secondo D’Alema, è la citofonata compiuta nel quariere Pilastro di Bologna ad una famiglia di presunti spacciatori tunisini. Secondo l’ex premier, infatti, si tratterebbe di un gesto che riporta l’Italia ai tempi del fascismo: “Non è molto diverso da chi scrive Hier Juden“. D’Alema specifica che la strategia di Matteo Salvini è stata proprio quella di creare paure negli italiani diffondendo informazioni false sull’immigrazione per poi vestire i panni dell’uomo forte, del “salvatore”, di colui che ci protegge e che, se è il caso, va anche di notte a prendere a casa i cattivi, i disonesti, gli spacciatori.Infine Massimo D’Alema ha concluso il suo intervento sostenendo: “Mi vengono i brividi all’idea che un simil fascista come Salvini possa governare l’Italia. E’ ora di tornare a combattere”. Tuttavia è il caso di ricordare che Matteo Salvini, nella serata di martedì 21 gennaio, si è certamente recato sotto il palazzo della famiglia tunisina di presunti spacciatori ma in quanto chiamato da una residente del quartiere. La donna ora potrebbe subire le conseguenze di questo gesto. Infatti il presunto spacciatore ha dichiarato a Fanpage che ha intenzione di denunciarla.
E D’Alema non è l’unico ad associare la figura di Matteo Salvini al fascismo. Anche il finanziere statunitense George Soros lo ha più volte appellato “pericoloso dittatore fascista” a causa delle opposte vedute in fatto di politiche sull’immigrazione. In occasione delle elezioni in Emilia Romagna, Soros aveva dichiarato: “Salvini è uno squalo. Ma le Sardine sono molte di più degli squali e vinceranno loro”.
Fonte: Dire, Fanpage.