L’autore di Gomorra ha attaccato duramente il leader della Lega Matteo Salvini. Questo è l’ennesimo atto dello scontro tra lo scrittore e l’ex Ministro dell’Interno.
Roberto Saviano, in un video pubblicato da Fanpage, ha mosso pesantissime accuse al Segretario del Carroccio Matteo Salvini. L’intervento parte dall’iniziativa, avvenuta qualche giorno fa del Senatore leghista, di andare a citofonare ad una casa in periferia di Bologna dove vive un presunto spacciatore, indicato a Salvini da una residente, come spiega Il Sole 24 Ore. Racconta Saviano: “Quella citofonata ridicola può sembrare goliardica, ma è un atto violento, che segue una prassi squadrista”. Per lo scrittore Salvini non avrebbe dovuto in alcun modo, non avendo a suo dire alcun titolo, chiedere di poter salire per verificare se in quella casa ci fossero spacciatori. Salvini, durante la conversazione al citofono, ha aveva detto che, stando alle segnalazioni, da quella casa: “Partiva una parte dello spaccio del quartiere”. Saviano ha poi rincarato la dose: “Lui è un manipolatore di professione, per raccogliere voti preme sulla rabbia e si affida al suo alleato: la paura”. Insomma per Saviano è stato tutto uno spettacolo imbastito a favore delle telecamere e della campagna elettorale per le regionali di domenica. Il punto, secondo lo scrittore, è alimentare la paura. Poi l’attacco durissimo, che farà di certo molto discutere, all’ex Ministro dell’Interno, accusato da Saviano di porsi in modo ambiguo nella lotta alle mafie. Ed è un’accusa durissima, rivolta all’ex capo del Viminale, che secondo lo scrittore non avrebbe per nulla svolto il suo compito, anzi. Dichiara Saviano: “Salvini non combatte le mafie e non è un nemico della ‘ndrangheta, ma è una figura ambigua in questa lotta e agisce come tutte le figure che non hanno una vera conoscenza e posizione antimafiosa. Niente è stato mai fatto dalla Lega né da Salvini per davvero contro il capitalismo criminale e contro il potere del narcotraffico”.
Fonte: Fanpage, Il Sole 24 Ore