Durante un confronto televisivo con il giornalista Alessandro Sallusti, il leader delle Sardine Mattia Santori, ha sostenuto che gli autistici non sono in grado di usare le mani.
Il movimento delle Sardine è nato poco più di due mesi fa ma ha già fatto parlare molto di sé. Nato come movimento apolitico, si è dimostrato uno dei più accaniti detrattori delle politiche del Centrodestra e , in particolare, del leghista Matteo Salvini. Uno dei punti su cui le Sardine, fin da subito, hanno inisistito è il presunto “linguaggio di odio” diffuso da Salvini. Il frontman, nonché co-fondatore, delle Sardine è il 32enne bolognese Mattia Santori, ormai ospite in diverse trasmissioni televisive. E proprio durante una di questa ospitate, dovendosi confrontare con il giornalista Alessandro Sallusti, Santori ha fatto un’affermazione parecchio discutibile. Il direttore de Il Giornale ha più volte chiesto al capo delle Sardine quale fossero le loro idee riguardo la politica e quali proposte avanzassero. In questa situazione specifica, nel corso della trasmissione Di Martedì in onda su La7, Sallusti ha chiesto: “Ad esempio, in merito alla prescrizione voi Sardine cosa ne pensate?”. Mattia Santori, in evidente imbarazzo, dopo alcuni secondi di silenzio, ha risposto: “Sallusti cosa ne penserebbe lei se le dicessi di lanciare una palla ad un autistico il quale, a causa della sua sindrome, non sa usare le mani?”. La risposta a molti è parsa ambigua e del tutto inappropriata rispetto alla domanda di Sallusti. Non solo. Mattia Santori, probabilmente per scarsa conoscenza dell’argomento, ha asserito una cosa del tutto inesatta: che gli autistici non sanno utilizzare le mani. Le persone affette da autismo, in assenza di patologie inabilitanti fisicamente, sanno perfettamente utilizzare le mani. La stessa Greta Thunberg, l’attivista svedese, è affetta dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo. E usa le mani come tutti gli altri. L’affermazione, certamente involontaria, di Mattia Santori rischia di creare confusione e di incentivare discriminazioni del tutto ingiustificate, specialmente negli ambienti lavorativi, nei confronti delle persone autistiche.
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Intanto le Sardine sabato 25 gennaio avrebbero voluto chiudere la campagna elettorale in Emilia Romagna con un bagno al Papeete Beach. A detta loro quel luogo doveva essere depurato da Matteo Salvini il quale aveva trascorso lì una serata durante le vacanze estive con i due figli. Ma – riporta Open – il questore ha negato il permesso di fare il bagno nella spiaggia del Papeete poiché si sarebbe trattato di una forma di propaganda nel giorno di silenzio elettorale. Ma alla fine, in barba al divieto, alla fine le Sardine il loro tuffo nel mare del Papeete lo hanno fatto: a tuffarsi sono stati i fondatori Mattia Santori, Andrea Garreffa, Giulia Trappoloni e Roberto Morotti, per concludere la loro avventura pre elettorale in un luogo simbolo: “Voto per Bonaccini a titolo personale non perché voglio che la Lega perda, ma perché è meglio della Borgonzoni” ha detto Mattia Santori, riferisce La Stampa: “Non siamo quelli che si strapperanno i capelli per la sconfitta né che esulteranno per la vittoria, anche se non abbiamo mai nascosto le nostre simpatie. Quando abbiamo cominciato, i sondaggi davano la Lega sopra di 6 punti, già il fatto che oggi siano alla pari qualcosa vuol dire”
Fonte: La7.it, Open, 600 Sardine FB, La Stampa