Il sindaco del comune emiliano di Jolanda di Savoia ha presentato un esposto contro il candidato di Centrosinistra, nonché attuale governatore, Stefano Bonaccini. Quest’ultimo avrebbe minacciato ritorsioni in caso di sostegno all’avversaria di Centrodestra Lucia Borgonzoni.
La chiusura della campagna elettorale in Emilia Romagna si è rivelata turbolenta non meno della campagna stessa. Sono stati mesi in cui non si sono risparmiati colpi. La candidata di Centrodestra, la senatrice leghista Lucia Borgonzoni, si è sentita attaccare da più voci all’interno del Partito Democratico tra cui il sindaco di Milano Giuseppe Sala che l’ha equiparata al cavallo di Calligola o il segretario del PD Nicola Zingaretti che l’ha definita “la controfigura di Matteo Salvini“. Per chiudere con l’ex premier Romano Prodi che ha sostenuto che Borgonzoni sia “prigioniera della Lega“. Ma nelle ultime ore, invece, bersaglio di accuse è stato il candidato di Cetrosinistra, nonchè governatore uscente: il Dem Stefano Bonaccini. Ad accusarlo – riferisce l’Ansa – è Paolo Pezzolato, il sindaco di Jolanda di Savoia, comune di Ferrara.
Il sindaco Pezzolato ha fatto un esposto, denunciando che, dopo la decisione della sua vicesindaca Elisa Trombin di appoggiare la leghista Lucia Borgonzoni, Stefano Bonaccini avrebbe fatto pressioni e minacce. Nello specifico avrebbe fatto pressioni a tre comuni limitrofi affinché non condividessero dei dipendenti con il comune di Jolanda di Savoia. Ma non è tutto. Infatti – come riporta Il resto del Carlino – all’esposto del sindaco Paolo Pezzolato è allegato anche un audio di una telefonata tra il governatore e il sindaco. Nella telefonata il Dem Bonaccini direbbe al sindaco che se non fosse intervenuto affinché la sua vice non si osse candidata nelle liste civiche a sostegno di Lucia Borgonzoni, allora il comune di Jolanda di Savoia non avrebbe più potuto contare sulla Regione in caso di vittoria del Centrosinistra. Queste le parole di Bonaccini registrate nell’audio: “Io ieri sera ho parlato con Elisa… dalla telefonata non mi ha detto che si candida con la civica della Borgonzoni… se la scelta è quella è chiaro che poi succede qualcosa nei rapporti con voi… te lo volevo dire perché se è così se per caso vinco io come è probabile dopo però non mi cercate più”. Ora la Procura di Bologna ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza indagati, per fare chiarezza sulla vicenda. Il governatore Bonaccini si dichiara tranquillo: “Vogliono solo buttare fango su di me. Ci vedremo in Tribunale. Forse non hanno ancora capito con chi hanno a che fare.”
Ma questo non è l’unico scandalo che ha colpito il Dem Stefano Bonaccini. Infatti – come ha riportato Il Giornale – pochi giorni fa, uno dei suoi più accaniti sostenitori, l’avvocato Fabio Loscerbo, è stato messo agli arresti domiciliari per rilascio di permessi di soggiorno in modo illecito e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Loscerbo, insieme al suo complice, il tunisino Farouk Zoghlami, rilasciavano con estrema facilità permessi di soggiorno e per ogni pratica intascavano dai 300 ai 500 euro. Infatti la polizia di Stato ha rinvenuto, nell’abitazione dell’avvocato, circa 200.000 euro in contanti.
Fonte: Ansa, Il resto del Carlino, Il Giornale.
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