Il leader della Lega ha parlato del pericolo della crescita dell’antisemitismo in Europa, sposando tra le altre cose la linea del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump su Gerusalemme capitale d’Israele.
L’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini, intervistato dal quotidiano israeliano “Israel Ha-Yom”, ha parlato del prossimo convegno che si terrà il 22 e il 23 gennaio, settimana in cui si celebrerà il 75° anniversario della liberazione del campo di Auschwitz, a Gerusalemme, in cui si discuterà dei sempre più crescenti episodi antisemiti verificatesi in Europa. Il leader della Lega, riporta Repubblica, qualora tornasse al Governo, ha dichiarato che seguirebbe il Presidente Usa Donald Trump nella sua scelta di spostare la capitale dello Stato di Israele a Gerusalemme e chiederebbe agli altri membri dell’Ue di vietare il Bds, ovvero il movimento di boicottaggio delle merci prodotte in Israele. Secondo il Segretario del Carroccio, il crescere dell’antisemitismo in Europa, e nel nostro Paese, coincide con l’aumento degli arrivi di immigrati di fede islamica. Spiega Salvini: “A mio avviso questo ha a che vedere con il rafforzamento negli ultimi anni dell’estremismo e del fanatismo islamico”. Come spiega La Stampa, interpellato sui presunti rapporti tra la Lega e i partiti di estrema destra, come CasaPound o Forza Nuova, l’ex Ministro ha voluto mettere in chiaro le cose: “Non abbiamo alcun legame con quelle organizzazioni. Alle elezioni partiti come Casa Pound, Forza Nuova e Fiamma si presentano contro di noi. Questo dimostra che noi non abbiamo legami con loro”. Secondo l’ex capo del Dicastero dell’Interno, inoltre, esiste un antisemitismo di estrema Destra e estrema Sinistra, come dimostra il fatto che numerosi partiti di sinistra, tra i quali i Labour di Jeremy Corbyn, spingono per il boicottaggio di eventi o prodotti di Israele. E chiude: “Ci sono certi elementi nel mondo accademico e nei media che creano odio verso Israele per giustificare l’antisemitismo”.
Le parole di Salvini hanno suscitato immediate reazioni presso la comunità musulmana italiana. Foad Aodi, fondatore della Comunità del Mondo Arabo in Italia, ha invitato l’ex ministro a “essere più responsabile e rispettoso“. Anche l’Unione delle comunità islamiche d’Italia ha espresso “sconcerto” per l’intervista al quotidiano israeliano e ha denunciato le “discriminazione” perpetrata ai danni dei Musulmani nella “privazione di diritti e nella parità di trattamento in ambiti lavorativi” e ricordando “le donne Musulmane che indossano il hijab, il velo non integrale, che troppo spesso si trovano rifiutate proprio per questa loro libera scelta nei posti di lavoro“. Invocando “il diritto al culto garantito dalla nostra Costituzione” l’Unione ha chiesto l’apertura di “centri di culto dignitosi” per gli islamici.
Anche l’imam della moschea della Magliana, nella Capitale, Sami Salem, ha criticato duramente Salvini. “È abituato a sollevare vespai di polemiche”, ha detto ai microfoni dell’agenzia Adnkronos. “Per noi musulmani – ha, poi, continuato – la razza umana è unica. Siamo tutti figli di Adamo”. Con l’intervista all’edizione online di Israel Hayom, a suo dire, il leader del Carroccio ha voluto solo “creare divisioni”. “Noi – ha, infine, concluso – ci opponiamo e ci auguriamo raggiunga un equilibrio ideologico verso l’umanità”. L’imam di Firenze Elzir Izzeddin, poi, lo ha accusato di usare “il discorso dell’odio per ottenere consenso elettorale” e lo ha invitato a partecipare agli “incontri di dialogo interreligioso”, organizzati dall’Ucoii, per “comprendere meglio la nostra realtà”. Kheit Abdelhafid, imam della moschea di Catania, ha annoverato il leghista tra i “fomentatori d’odio per un voto in più” e lo ha accusato di avere un solo “cavallo di battaglia” e cioè “cercare e creare il nemico”. “L’antisemitismo di cui parla – ha poi continuato sempre ai microfoni dell’Adnkronos – è una campagna d’odio a fini elettorali attraverso un linguaggio lesivo per la povera gente, per quegli immigrati che arrivano indifesi”.
Fonte: Repubblica, La Stampa, Adnkronos
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