Caso Gregoretti: la Maggioranza ora vuole disertare voto

Dopo aspre polemiche è stata fissata la data per il voto sul caso Gregoretti che vede coinvolto il leader della Lega Matteo Salvini. Insorge la Maggioranza che vorrebbe evitare di fornire all’ex Ministro dell’Interno un argomento da campagna elettorale per le regionali.

Gregoretti: voto per autorizzazione su Salvini il 20 gennaio. Maggioranza diserterà -Leggilo.org

La settimana scorsa si è riunita la Giunta per il Regolamento a Palazzo Madama che ha fissato, dopo un accesa discussione durante ore, la data per il voto per l’autorizzazione a procedere per il Senatore Matteo Salvini. Il leader della Lega è accusato di sequestro di persona e abuso d’ufficio nell’ambito del caso Gregoretti, quando da Ministro dell’Interno impedì l’attracco della nave della Guardia Costiera nel porto di Lampedusa, dopo che aveva recuperato 131 migranti nelle acque del Mediterraneo. La scorsa settimana la Maggioranza guidata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, aveva richiesto, in base alla cessazione dei lavori in Senato dal 20 al 24 gennaio, di rinviare il voto della Giunta per l’Immunità. L’obiettivo era quello di non mandare Salvini a processo prima delle elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria, in modo da non fornire al centrodestra un argomento del genere in campagna elettorale al fotofinish, visto che si vota il 26 dello stesso mese. La richiesta era stata respinta, grazie al voto in Giunta del Presidente Maurizio Gasparri. Come riporta Il Corriere della Sera, il voto decisivo per la scelta della data della votazione è stato quello del Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, atto che ha fatto adirare e non poco l’Esecutivo. Per il Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti: “Casellati è venuta meno al suo ruolo di super partes, avendo un atteggiamento scorretto e molto grave”. A rincarare la dose ci ha pensato la Senatrice del Movimento 5 Stelle Alessandra Maiorino: “Smetta di essere arbitro e indossi una delle maglie in campo”. Le opposizioni si schierano invece con Casellati, con la Senatrice leghista Erika Stefani che dichiara: “La Maggioranza Conte non potrà scappare dal giudizio degli italiani, a partire dagli emiliani-romagnoli e dai calabresi”. Ora per la Maggioranza, vi è un’unica strada da percorrere: disertare il voto di lunedì prossimo. Come spiega Il Messaggero, il tentativo di rinvio post-elezioni è fallito, ma resta la volontà, ad ogni modo, di non fornire un’ulteriore arma al leader leghista. Dunque, la Maggioranza non si presenterà al voto, lasciando che l’opposizione, che raggiunti gli 8 membri in Giunta avrà il numero legale, voti e neghi l’autorizzazione a procedere. In tal modo, secondo i piani di dem e grillini, Salvini non potrà dire di essere stato condannato politicamente. In ogni caso ci sarà il passaggio in Aula, dove serviranno 161 voti e a quel punto i parlamentari della Maggioranza potranno ribaltare il risultato. L’obiettivo, dunque, anche troppo velleitario, sarà di sfuggire alle accuse della Lega. Resta la volontà di portare Salvini davanti ai giudici, come ha confermato la capogruppo di Italia Viva Maria Elena Boschi, ospite di “Otto e mezzo” su La7: “Non c’è alcuna persecuzione dei giudici nei confronti di Salvini. Saranno loro a decidere se è colpevole oppure innocente”.

 

Fonte: Corriere della Sera, Il Messaggero

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