La Giunta per le Immunità del Senato si riunisce nel pomeriggio. Si rischia il nulla di fatto per le assenze nella Maggioranza. Ma Matteo Salvini cambia le carte in tavola e chiede al centrodestra di votare a favore dell’autorizzazione a procedere.
Alle ore 17 circa, la Giunta di Palazzo Madama, presieduta dal Presidente Maurizio Gasparri, si riunirà per il voto finale sulla richiesta del Tribunale dei Ministri di Catania di autorizzare il processo contro il leader della Lega Matteo Salvini per il caso Gregoretti. La strategia fallita della Maggioranza del Premier Giuseppe Conte di rinviare il voto a dopo le elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria, cercando di impedire in tal modo di fornire un assist al Carroccio in piena campagna elettorale, ha richiesto un piano B messo in piedi in fretta e furia. Partito Democratico, Leu, Italia Viva e Movimento 5 Stelle sono intenzionati a disertare il voto. L’obiettivo è non finire nelle grinfie della Lega per aver mandato a processo Salvini prima delle elezioni, e, in ogni caso, c’è la sicurezza di poter ribaltare il voto in Aula il prossimo 17 febbraio. Come spiega Il Corriere della Sera, la Giunta per le Immunità è composta da 23 parlamentari. Di questi, 11, appartengono alla Maggioranza, più un membro del Gruppo Misto, Gregorio De Falco e uno di Svp, mentre gli altri 10 sono dell’opposizione. De Falco, così come il collega del Svp, hanno già annunciato il loro forfait. Così dovrebbero fare anche gli altri sostenitori dell’Esecutivo, lasciando il Centrodestra, che potrà in ogni caso votare dato che per la riunione servono 8 membri, la decisione finale. Ma ieri, con molta sorpresa, Matteo Salvini ha cercato di sbaragliare il tavolo. Come riporta Repubblica, l’ex Ministro dell’Interno ha chiesto espressamente al centrodestra di votare per il “si”. Dal palco di Comacchio, dove era impegnato in un incontro elettorale in vista delle regionali, Salvini ha dichiarato: “Guareschi diceva che ci sono momenti in cui per arrivare alla libertà bisogna passare dalla prigione. Siamo pronti, sono pronto”. Immediata la reazione dei dem, che temono che gli effetti del voto possano avere ripercussioni sulle regionali, con il Segretario del Pd Nicola Zingaretti che accusa Salvini di voler usare la giustizia a scopi politici: “È sempre lo stesso film, Salvini ancora una volta fa uso politico della giustizia e sta costruendo un battage politico perché pretende l’impunità”. Attacca il leader della Lega anche Davide Faraone, capogruppo al Senato di Italia Viva: “Siamo al ridicolo: Salvini chiede ai suoi di votare sì per fasi processare. È veramente un pagliaccio e noi siamo stati bravi a scoprire la sua messinscena”. Il voto ci sarà nel pomeriggio, ma è domenica che si potrà scoprire, dalle urne regionali, quale piano avrà sortito gli effetti sperati.
Fonte: Corriere della Sera, Repubblica