A una settimana dalle elezioni regionali in Emilia Romagna torna a parlare il padre di Lucia Borgonzoni, Giambattista Borgonzoni. L’uomo ribadisce che non voterà per sua figlia pur ritenendola capace.
La campagna elettorale per le regionali in Emilia Romagna è stata tutta in salita per la candidata di centrodestra Lucia Borgonzoni. Nonostante il costante supporto della Lega, i suoi detrattori sono stati davvero tanti. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala che l’ha equiparata al cavallo di Caligola durante un comizio a sostegno del candidato Dem Stefano Bonaccini. Le Sardine che l’hanno contestata fin da principio, già dall’avvio della sua campagna elettorale in piazza Maggiore a Bologna. Il capo del Partito Democratico Nicola Zingaretti che l’ha definita prima la “controfigura di Matteo Salvini” e, poi – riporta l’Ansa – è arrivato ad appellarla come “una figura debole e finta“. E non si è tirato indietro nemmeno l’ex premier Romano Prodi dagli attacchi verso la senatrice leghista. L’ex Presidente del Consiglio l’ha definita “una figura inesistente, prigioniera di Matteo Salvini”. E, a una settimana dalla chiamata alle urne, torna a farsi sentire anche il padre di Lucia Borgonzoni, Giambattista Borgonzoni. Qualche settimana fa aveva postato sul suo profilo Facebook una foto in cui era insieme al leader delle Sardine Mattia Santori e ad uno storico esponente della CGIL emiliana. Aveva espressamente dichiarato di aver preso parte alla prima manifestazione delle Sardine e che avrebbe votato per Stefano Bonaccini, il rivale di sua figlia. Ora – riporta Il Foglio – è tornato sull’argomento: “Lucia è brava, è capace. Lo dimostra il fatto che riesce a destreggiarsi da anni dentro la Lega. Ma io non voterò mai per Salvini. Con lui assistiamo all’affermazione mediatica e politica del falso percepito che diventa vero. Sembra il ministro della Paura, personaggio di Antonio Albanese, a cui il bolso ex ministro dell’Interno, con quel fraseggio angosciante e ricorrente, dovrebbe pagare le royalties”. Il padre di Lucia Borgonzoni ammette di aver regalato a Mattia Santori ben 6 opere del suo defunto padre, Aldo Borgonzoni, che era un artista. Tuttavia non riserva parole di elogio neppure per il Partito Democratico, colpevole, a suo dire, di essersi dimenticato dei più deboli, di aver lasciato un vuoto.“Il PD di oggi non ha nulla a che fare con la Sinistra. Si sono dimenticati dei più deboli. E così ci ha pensato Salvini che con le sue bugie fa apparire per vero ciò che è falso”. E, nonostante, abbia più e più volte dichiarato che il suo voto andrà a Stefano Bonaccini, tuttavia, da padre si augura che se Lucia vincerà, sia in grado di dimostrare quanto vale e di governare al meglio l’Emilia Romagna che lui definisce “il nostro gioiello“.
Fonte: Il Foglio, Ansa