Mattia Santori: “Noi abbiamo già vinto perché non ci manca il coraggio”

Il leader delle Sardine Mattia Santori invita il Governo giallorosso a marcare più decisamente la discontinuità dal precedente esecutivo a partire dai Decreti Sicurezza.

sardine santori governo discontinuità

“Sembriamo tornati ai tempi di Berlusconi, ai tempi in cui la Sinistra non fece la legge sul conflitto d’interessi. Salvini ha fatto delle Leggi almeno, i Decreti sicurezza. Questo Governo non sta facendo nulla per segnare la discontinuità da chi è venuto prima”. Potrebbe sembrare il commento di un detrattore del Governo Conte bis. Invece a pronunciare queste parole – riferisce Huffington Post – è stato il 32enne bolognese Mattia Santori, leader delle Sardine, durante la trasmissione Mezz’ora in più in onda su Rai 3. Il frontman del movimento di piazza nato lo scorso novembre a Bologna, invita l’esecutivo giallorosso a ribadire tutta la sua distanza dall’era salviniana a partire dai Decreti Sicurezza che regolano immigrazione e ordine pubblico. Invito prontamente raccolto dal Dem Matteo Orfini il quale – intervistato da Fanpage – ha accentuato i toni invitando il capo del PD Nicola Zingaretti ad essere meno timoroso di apparire impopolare e a tenere alta la testa con gli alleati Cinque Stelle. Anche Orfini, al pari di Santori, ritiene che “rivoluzionare” le leggi in fatto di politiche migratorie sia il primo e imprescindibile passo per andare avanti con la legislatura. Le parole di Santori non sono piaciute, invece, al Ministro dei Beni Culturali Dario Francheschini che, durante il seminario dei ministri ed europarlamentari Dem all’abbazia di San Pastore, ha sostenuto: “Non c’è discontinuità? Ma non diciamo stupidaggini! Noi siamo il Governo della discontinuità per eccellenza! Siamo stati addirittura i primi, dopo anni, a formare un’alleanza non prima ma dopo le elezioni”.

Riguardo alla proposta del segretario del PD Nicola Zingaretti di aderire al nuovo partito che si formerà dopo lo scioglimento del PD, Mattia Santori ammette di stare valutando la proposta con molto interesse. Tuttavia la priorità ora sono le regionali in Emilia Romagna, dove le Sardine torneranno il 19 gennaio per sostenere il candidato di centrosinistra Stefano Bonaccini. E poi a marzo il primo congresso nazionale del movimento. Perché, come Santori specifica, mentre Salvini ha portato in auge i social, loro hanno riportato vita nelle piazze. Ma ora bisogna capire che direzione far prendere a questo movimento. “A marzo avremo il nostro primo congresso nazionale per fare luce sul nostro futuro. Bisogna capire cosa accadrà dopo le elezioni in Emilia. Non so se saremo in grado di gestire un’eventuale sconfitta“. La possibile data del congresso nazionale delle Sardine – prosegue Santori – potrebbe essere l’8 marzo, in onore alla festa delle donne. E, sopratutto, Santori ha sottolineato: “Noi abbiamo già vinto perchè non ci è mancato il coraggio per combinare“.

Fonte: Huffington Post, Fanpage, La7

Gestione cookie