L’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi, in previsione delle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna, definisce la candidata di centrodestra Lucia Borgonzoni una figura inesistente e inconsistente.
Sempre più vicine le elezioni regionali in Emilia Romagna. I residenti saranno chiamati ad esprimere la loro preferenza domenica 26 gennaio. Stando a quanto riportato da AGI, negli ultimi sondaggi il candidato di Centrosinistra Stefano Bonaccini, governatore uscente e di nuovo in corsa con il PD, e la candidata di centrodestra Lucia Borgonzoni distano di appena 2 punti l’uno dall’altra. Si prevede un bel testa a testa e un ballottaggio quasi certo. E forse in casa Dem questo fa alzare i timori. Il rischio di perdere in una regione storicamente governata dalla Sinistra potrebbe, infatti, mettere a rischio l’autorità del segretario nazionale Nicola Zingaretti. Si vocifera che all’interno del Partito Democratico l’ala degli ex renziani, capeggiata dal Ministro della Difesa Marco Guerini, avrebbe già in mente di sostituirlo con Giorgio Gori, attuale sindaco di Bergamo. E, talvolta, il timore fa crescere l’aggressività. La senatrice leghista Lucia Borgonzoni, infatti, nell’ultimo mese è stata il bersaglio prediletto di diversi esponenti Dem. Il primo a dare il “là” all’ondata di insulti gratuiti verso Borgonzoni è stato il sindaco di Milano Giuseppe Sala che disse: “Borgonzoni non sa neanche da che parte sta girata“. Seguito a ruota dal capo del PD Nicola Zingaretti che definì la senatrice la “controfigura di Matteo Salvini“. E ora si aggiunge anche l’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi che – in un’intervista con La Stampa – ha dichiarato: “Come faccio ad esprimere un parere su Lucia Borgonzoni? Non esiste neanche, è una prigioniera di Matteo Salvini. Non ha mai fatto nulla di sua iniziativa”. Prodi sottolinea le capacità del governatore Stefano Bonaccini che, a suo dire, avrebbe reso l’Emilia Romagna una delle regioni migliori d’Italia sotto ogni aspetto: dalla sanità alla produttività. E accusa il leader della Lega Matteo Salvini di voler mettere le mani sul fermento creativo che da sempre contraddistingue il popolo emiliano: “Qui in Emilia è nato l’Ulivo ed è nato il “Vaffà”, siamo un popolo creativo, per questo la Lega vuole prendersi l’Emilia”. Fino a metà novembre, l’ex premier si diceva assolutamente certo della vittoria di Bonaccini. Ma l’improvvisa carica aggressiva indica che le certezze stanno cominciando a vacillare anche da parte sua.
Fonte: La Stampa, AGI
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