Durante la celebrazione del Te Deum in piazza San Pietro, Papa Francesco ha schiaffeggiato le mani di una fedele che lo aveva strattonato per salutarlo. Ma il Santo Padre, pentitosi del suo gesto, ha chiesto scusa durante l’Angelus del 1 gennaio.
Anche il Santo Padre è pur sempre un essere umano. Dotato di umana e, dunque, non infinita, pazienza. E quanto accaduto in occasione del Te Deum del 31 dicembre 2019 pare ricordarcelo. Infatti – riporta Fanpage – Papa Francesco, strattonato affettuosamente da una fedele che voleva salutarlo, si è stizzito e ha schiaffeggiato le mani della donna. Dopodiché si è allontanato dalle transenne. Ma, pentitosi del suo gesto, durante l’Angelus del 1 gennaio, il Pontefice si è scusato con queste paraole, documentate da Repubblica: “Perdonatemi, ho sbagliato. Anche io a volte perdo la pazienza. Chiedo scusa per il cattivo esempio di ieri”. Ma il video dello intemperanza papale ormai aveva già fatto il giro dei social. Poche le voci a sostegno di Papa Francesco. Qualcuno si è limitato a sostenere che la fedele avesse esagerato e che il Papa, forse, temeva un’aggressione come accadde al suo predecessore, Benedetto XVI, nella notte di Natale del 2009. Ma molti non hanno apprezzato questa versione “troppo umana” del Santo Padre. I più hanno commentato ironicamente: “Da Urbi et Orbi a botte da orbi il passo è breve” oppure “Altro che accoglienza e rispetto per le donne. Forse il Papa quando, durante l’Angelus, ha parlato di rispetto si riferiva alla fedele di ieri?”. In effetti Papa Francesco, durante l’omelia di inizio anno, ha sottolineato che un mondo migliore parte dall’esaltazione della figura femminile, dalla valorizzazione della sua dignità. Queste le parole del Pontefice riportate da Huffington Post: “Dobbiamo ripartire dalla donna se vogliamo un mondo migliore. Dio ha scelto di farsi uomo incarnandosi nel grembo di una donna. E’ la figura femminile che ci fa capire qual è il senso della vita. Dunque dobbiamo sempre avere rispetto per la dignità della donna”.
Il giornalista Marcello Veneziani , invece, si è soffermato su un’altra contraddizione. Ha sottolineato come Papa Bergoglio insista molto sull’importanza di costruire ponti e accogliere i migranti ma poi, manchi di tatto nei confronti di una fedele. Solo pochi giorni prima di Natale il Papa, infatti, era tornato sulla questione “immigrazione” e aveva appeso il giubbotto di un migrante morto in mare proprio all’ingresso del Cortile del Belvedere. E non più tardi di un paio di mesi fa collocò in piazza San Pietro un monumento dedicato ai migranti per ricordare a tutti la grande sfida dell’accoglienza a cui siamo chiamati.
E non è la prima volta che il Pontefice mostra segni d’insofferenza e perde le staffe. Già nel 2016 – ricorda Adnkronos – durante un incontro con il gruppo dei Papaboys in Messico, si arrabbiò con un ragazzo che lo aveva tirato per salutarlo. Il Papa gli disse: “Non essere egoista, sono qui per tutti, non solo per te”.
Fonte: Fanpage, Adnkronos, Huffington Post, Youtube.