Si vocifera della possibile presenza della giornalista palestinese Rula Jebreal a Sanremo 2020 a fianco di Amadeus. La donna in passato definì l’Italia un paese di fascisti.
Il 2020 sta per iniziare e tra gli appuntamenti immancabili, come ogni anno, milioni di italiani attendono Sanremo, il festival della canzone italiana. Ma quest’anno potrebbe esserci una sorpresa sgradita a molti. Infatti – ha riportato Dagospia – pare che il conduttore di Sanremo 2020, Amadeus, abbia preso contatti con Rula Jebreal, la giornalista palestinese che qualche tempo fa definì gli italiani razzisti e l’Italia un paese fascista in un articolo scritto su The Guardian. Non solo. Lo scorso anno sul suo profilo Twitter scrisse un post in difesa dell’atleta Daisy Osakue a cui era stato lanciato un uovo. Secondo la giornalista il fatto era legato al razzismo poiché l’atleta ha la pelle nera. In realtà la cronaca smentì quasi subito questa ipotesi e si scoprì che si trattava di una banda di ragazzini che nei giorni precedenti all’accaduto, per passare il tempo, avevano lanciato uova a diversi abitanti del paese, a prescindere dal colore della pelle. Ma Rula Jebreal non ritrattò la sua posizione. La donna ora avrebbe già dato la sua disponibilità a condurre il festival. La notizia ha trovato conferma nelle parole di alcuni membri del consiglio Rai. Sul caso, riferisce Repubblica, è intervenuto il consigliere Giampaolo Rossi che è anche esponente di Fratelli d’Italia: “Sì mi risulta che la direzione artistica del Festival abbia preso contatti con la signora Jebreal e questo mi ha molto stupito. Il Festival di Sanremo è un momento di unione di tutta Italia mentre la sua presenza potrebbe portare divisioni. Senza contare che non è un’esperta di musica né di spettacolo”. E’ intervenuto anche il commissario di Vigilanza Rai, Federico Mollicone:“Il Festival è popolare, per tutti. Non c’entra niente con la politica. Perché invitare una giornalista fortemente schierata in politica?”
https://www.youtube.com/watch?v=8Q4GJaYXaGc
E sui social, infatti, è già partita la lotta tra i fan della giornalista palestinese e chi,invece, proprio non la vuole vedere sul palco dell’Ariston. Da un lato alcuni reputano Rula Jebreal un simbolo contro il razzismo e il clima di odio che, a detta loro, imperversa in Italia. E, quindi, ringraziano il conduttore Amadeus per averla scelta. D’altro lato, però, c’è chi fa notare che il canone Rai lo pagano tutti gli italiani e che, quindi, non è giusto imporre una presenza fortemente politicizzata. Tra queste ultime voci si è distinta quella del giornalista Daniele Capezzone che, sul suo Twitter, ha commentato:”Gli italiani non pagano il canone Rai per sentirsi dire che fanno schifo e che sono dei fascisti“. Ma, al di là delle idee politiche, l’ultima voce in capitolo in fatto di share lo avranno i telespettatori. E in molti, ahimé, hanno già lanciato sui social l’hastag “boicottiamo Sanremo 2020”.
Mi par di capire che con i soldi del canone #Rai #RulaJebreal potrebbe essere incaricata a #Sanremo di spiegarci quanto le facciamo schifo. Se poi qualcuno si lamenterà sui social, seguiranno accuse di:
-razzismo
-sessismo
-machismo.
Pure nel 2020, ci avete già rotto i coglioni.
Fonte: Dagospia, Repubblica, Daniele Capezzone Twitter.