Al Senato i 5 Stelle voteranno a favore dell’autorizzazione a procedere. L’ex Ministro degli Interni rischia fino a 15 anni di reclusione.
Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ospite nella serata di ieri di Bruno Vespa negli studi di “Porta a Porta”, ha annunciato che il Movimento 5 Stelle voterà per il “sì” alla richiesta di autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini. Il capo politico grillino ha sciolto la riserva e ha dato indicazioni ai parlamentari 5 stelle che siedono a Palazzo Madama. Giovedì, verso le 13.30, sarà convocata la Giunta per le Immunità del Senato, che dovrà esprimersi sul caso. Martedì scorso il leader della Lega, ospite di “Fuori dal Coro”, aveva annunciato di essere indagato per sequestro di persona aggravato nell’ambito del caso Gregoretti. La vicenda risale allo scorso luglio, quando Salvini, l’allora Ministro dell’Interno, applicando il Decreto Sicurezza varato dallo stesso Governo, vietò lo sbarco nel porto di Lampedusa alla nave della Guardia Costiera Gregoretti che aveva preso a bordo 131 migranti naufragati a poche miglia dalle acque territoriali italiane. Dopo aver raggiunto un accordo con gli altri Paesi Ue, che si sarebbero fatti carico di una parte dei migranti, la nave fu fatta attraccare. La Procura di Catania, competente sul caso, aveva chiesto l’archiviazione per il Segretario del Carroccio, ma il Tribunale dei Ministri ritiene invece che Salvini abbia abusato del suo potere in tale frangente. Come riporta Tgcom24, Salvini, prima dell’intervento di Di Maio su RaiUno, aveva chiesto pubblicamente al Movimento 5 Stelle di annunciare la sua posizione, dal momento che, l’allora Governo del Presidente Giuseppe Conte, era formato dalla Maggioranza giallo-verde. Spiega l’ex Capo del Dicastero dell’Interno: “Questo è un enorme spreco di soldi pubblici e di tempo da parte di magistrati che cercano un reato laddove, a mio modesto avviso, non c’è, perché si trattò di una scelta politica che poggiava su normative nazionali e internazionali. E ricordo che questo sbarco, sospeso nel luglio scorso per 4 giorni, poi avvenne quando 5 Paesi europei e i vescovi italiani firmarono l’impegno di farsi carico dei migranti a bordo. Io ho indagini aperte nelle Procure di mezza Italia, da Torino a Roma, da Milano a Genova, ad Agrigento, a Catania. Mi domando se la priorità per questi tribunali sia Salvini come sequestratore brutto e cattivo”.
Il caso Gregoretti ricorda il caso Diciotti per cui, lo stesso Salvini, fu accusato dei medesimi reati. Il Senato in quell’occasione votò contro l’autorizzazione a procedere, e lo stesso Di Maio, allora Vice-Premier, il Capo del Governo Conte e il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, presentarono delle memorie sul caso, dichiarando che la decisione del blocco della nave fu collegiale e condivisa. Come racconta Il Fatto Quotidiano, per il capo politico 5 Stelle le due situazioni sono diverse e non vanno confuse: “Qui non si stratta di fare o no un favore a qualcuno, votando per l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini. Noi a gennaio o febbraio di quest’anno saremo chiamati a riconoscere l’interesse pubblico prevalente a bloccare una nave: ma stiamo parlando di una nave bloccata a luglio quando gli altri Paesi europei che venivano chiamati si offrivano per la redistribuzione dei migranti. Il caso Diciotti fu un atto di Governo perche’ l’Ue non rispondeva e servì ad avere una reazione, che poi arrivò. Quello della Gregoretti, dopo un anno, fu invece un atto di propaganda, perché il meccanismo di redistribuzione era già rodato e i migranti venivano redistribuiti in altri Paesi Ue. È questa la differenza enorme tra i due casi, la differenza enorme tra la realtà e la bugia”. Per l’attuale Ministro degli Esteri dunque quello non fu un atto condiviso, e nemmeno discusso in Consiglio dei Ministri, bensì un’azione solitaria di Matteo Salvini. Stamane, intanto, come riporta l’agenzia Ansa, il leader della Lega ha risposto a Di Maio: “Conto di trascorrere il 2020 a piede libero. Domattina voglio guardare in faccia quelli con cui abbiamo condiviso scelte di governo ed oggi hanno cambiato idea”.
Fonte: Tgcom24, Il Fatto Quotidiano, Ansa