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Estera

L’elemosiniere del Papa non ha mantenuto la promessa: “Bollette ancora non pagate”

Il Cardinale Krajewski si calò nella centralina elettrica di uno stabile occupato a Roma per riallacciare la corrente. Poi promise di pagare il debito. 

 

Fece molto scalpore l’azione del Cardinale Konrad Krajewski che lo scorso 11 maggio, calandosi nella centralina elettrica, riallacciò la corrente ad uno stabile occupato di Via Santa Croce a Gerusalemme a Roma. Come ricorda questo articolo de Il Fatto Quotidiano, l’azienda fornitrice Hera, 5 giorni prima della visita del Cardinale, che riveste anche la carica di Elemosiniere di Papa Francesco, aveva staccato il contatore per morosità. Lo stabile, dove vivono tutt’oggi circa 400 persone, aveva accumulato un debito di quasi 300mila euro. Il Cardinale si era assunto la totale responsabilità del gesto dinanzi alla Prefettura e al gruppo Acea. In quell’occasione, per evitare che avvenisse di nuovo il distacco della corrente, Krajewski si impegnò a saldare il conto delle bollette a spese dello Stato Pontificio, cosa però che non è ancora avvenuta. Come racconta Il Giornale, tale pagamento non è ancora stato effettuato, come rivela un abitante dello stabile che racconta anche della reazione dell’azienda fornitrice: “Nessuno ha pagato il maxi-debito, ma soprattutto non è più possibile registrare i consumi elettrici mensili: il contatore, infatti, è stato blindato con una catena e ai tecnici di Acea viene impedito di visionare gli effettivi consumi”. Al momento la notizia non è stata commentata nè dallo Stato del Vaticano nè dallo stesso Cardinale. I residente dello stabile sperano che Krajewski si stia adoperando per regolarizzare tutti i pagamenti, ma di certo si aspettavano un intervento più rapido da parte del “Cardinale dei poveri”, come è stato ribattezzato il prelato polacco.

La vicenda dello stabile, occupato nel 2013, è tornata alla ribalta domenica 15 dicembre, quando proprio in alcuni suoi locali si è tenuta la riunione del movimento “Sardine”. Mattia Santori e soci, dopo la manifestazione di piazza San Giovanni, hanno scelto come luogo proprio il centro sociale “Spin Time”, che si trova al primo piano dello stabile, come a voler sottolineare la continuità dell’opera del Cardinale. Ma l’Elemosiniere di Papa Bergoglio non ha ancora mantenuto la promessa.

 

Fonte: Il Giornale

 

Pubblicato da
Mario Cassese

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