Il Presidente del Senato Elisabetta Casellati ha bocciato l’emendamento sulla legalizzazione della cannabis previsto nella Manovra di Bilancio. Contro questa decisione è intervenuta la senatrice Emma Bonino che ha fatto leva sulle perdite economiche per l’Italia.
Cattive notizie per Emma Bonino e i fautori della legalizzazione della Cannabis Light. Infatti la presidente del Senato Elisabetta Casellati ha bocciato l’emendamento che era previsto dalla Manovra di Bilancio. Casellati lo ha dichiarato inammissibile in quanto incongruente con il testo della Manovra. Ha specificato che ci vorrebbe uno specifico disegno di Legge a parte. L’emendamento – come riferisce Il Fatto Quotidiano – era stato presentato da due esponenti del M5S: i senatori Matteo Mantero e Francesco Mollame, i quali hanno immediatamente accusato il Presidente del Senato di aver ceduto alle pressioni del sup partito di appartenenza, ovvero Forza Italia. Mantero, in particolare, ha fatto leva sull’aspetto redditizio: “Questo è uno schiaffo in faccia a 3.000 agricoltori che producono la canapa industriale, quindi a 12mila famiglie” .
E anche la senatrice di Europa + Emma Bonino questa volta ha tirato in ballo l’aspetto economico della questione. Queste le sue parole: “Qui rischiamo di mandare a monte un’intera filiera. Di creare nuovi disoccupati. la coltivazione della canapa per produrre la cannabis dà da lavorare. Creeremo un disastro economico a causa di questo proibizionismo”. Europa + nel 2018 – come riportava Il Corriere della Sera – aveva addirittura lanciato l’idea di consentire ad ognuno di coltivare fino a 5 piante di cannabis. In effetti, se ci si limita al solo aspetto economico – come riporta Wired – i dati parlano chiaro: in seguito alla legge 242 del 2016 che regolarizza la vendita di canapa per fini alimentari e tessili con un margine di tolleranza per il principio Thc, quello psicotropo, che va fino allo 0,6%, migliaia di persone hanno trovato lavoro tra coltivatori di canapa, processatori e rivenditori. Ma le filiere più redditizie non sempre sono le più sane dal punto di vista della salute e della morale. Anche la produzione di imballaggi di plastica ha reso l’Emilia Romagna la terza regione più ricca d’Italia. Eppure il Governo giallorosso, proprio su spinta dei Cinque Stelle, vuole tassare la plastica in quanto materiale altamente inquinante e difficilmente riciclabile senza un grande consumo di energia. Anche il consumo di zucchero, secondo autorevoli nutrizionisti nonché secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità) non è benefico eppure la filiera dello zucchero è una delle più floride nel nostro paese.La senatrice Emma Bonino , nonché i due senatori pentastellati promotori dell’emendamento sulla cannabis, si trovano, dunque, a pretendere “tasse etiche” per ridurre il consumo di plastica e zucchero e, al contempo, vorrebbero liberalizzare una sostanza psicotropa. Qualcosa non torna.
Fonte: Wired, Il Fatto Quotidiano, Il Corriere della Sera.
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